Il giudizio abbreviato è un rito alternativo che consente di ottenere una condanna ridotta. Vediamo chi può accedervi e chi è invece escluso

In cosa consiste il rito abbreviato

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Il rito abbreviato è un procedimento che permette di definire il giudizio all'udienza preliminare, saltando la fase dibattimentale e tenendo conto dello stato degli atti.

In caso di condanna è prevista una riduzione di pena, pari alla metà se si procede per una contravvenzione e pari a un terzo se si procede per un delitto.

Non è questo l'unico vantaggio del rito abbreviato: alcuni lo scelgono anche per evitare che, nel corso del dibattimento, siano superate le eventuali lacune delle indagini compiute dalla procura.

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Giudizio abbreviato: chi può domandarlo?

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La domanda di accesso al rito abbreviato può essere chiesta esclusivamente dall'imputato (o dal suo difensore munito di procura speciale).

La richiesta di definizione del processo all'udienza preliminare allo stato degli atti, invece, non può mai essere avanzata dal pubblico ministero.

Chi non può chiedere il giudizio abbreviato

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In realtà, neanche gli imputati hanno sempre e comunque diritto di chiedere il giudizio abbreviato.

Tale rito, infatti, è escluso se il capo di imputazione ha ad oggetto delitti puniti con la pena dell'ergastolo.

Come chiedere il giudizio abbreviato

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L'imputato può chiedere il giudizio abbreviato in due modi:

  • oralmente, in udienza con richiesta da riportare a verbale;
  • per iscritto, sottoscrivendo la richiesta personalmente o tramite procuratore speciale.

Il giudice decide con ordinanza.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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