I dati degli ultimi anni raccontano del prosieguo della scalata del genere femminile nelle professioni giuridiche. In particolare per l'avvocatura il trend dice che il futuro è rosa

Professioni giuridiche e donne, i numeri del sorpasso

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Avvocatesse che sotto i cinquant'anni superano come numero gli uomini. Dati raccontati da Pietro Curzio, Primo Presidente della Cassazione nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario che consolidano la scalata del genere femminile nelle professioni giuridiche. Guardando più da vicino i numeri del 2020, partiamo dagli avvocati iscritti alla Cassa Forense erano per il 48% di genere femminile mentre è già al 55% la percentuale di magistrate in esercizio negli uffici di merito.

Donne, i dati della corte di Cassazione

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Le cose cambiano però per la Cassazione dove le donne si fermano al 35%, con un'analoga incidenza nella titolarità degli incarichi direttivi in Cassazione. Ma il gioco non è chiuso se si guarda ai numeri delle donne vincitrici di concorso in magistratura (e tra le iscritte nelle facoltà giuridiche) ben si comprende che il cambiamento coinvolgerà tutti i gradi di giudizio.

Donne e notariato

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Una tendenza che, in maniera più ridotta, ma si avverte anche nel notariato. Benché le percentuali siano ancora a favore degli uomini (con 3.222 notai e 1.908 notaie al 1° novembre 2020), anche per questa categoria professionale si osserva un processo di avvicinamento nella rappresentanza di genere per cui dei 1.064 notai tra i 31 e i 40 anni esiste una sostanziale parità di rappresentanza.

Donne e avvocatura

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Passando poi ai dati rilevato dalla Cassa forense le donne si avvicinano inesorabilmente agli uomini. I dati del primo gennaio 2020 parlano di una popolazione professionale composta da 117.500 donne e 127.500 uomini in totale ma con una parità già raggiunta se si eliminano dal novero i pensionati. Un sorpasso tendenzialmente già fatto. Dal 2000 ad oggi, l'età media dei professionisti è aumentata di circa 4 anni (44 per le donne e 48 per gli uomini), con una contrazione delle nuove generazioni di avvocati in ingresso. La classe d'età che registra superiorità degli uomini sulle donne come presenza in albo è quella tra i 50 e i 54 anni. In poche parole: il futuro è donna.

Per chiudere il cerchio, è utile aggiungere anche lo spaccato della distribuzione territoriale. Il numero degli avvocati esercenti è più alto nelle regioni del sud Italia, lì dove le professioniste sono meno numerose: la minore rappresentatività femminile è in Campania (43% di donne sul totale degli iscritti) mentre gli ordini "rosa" sono quelli di Busto Arsizio e Rieti, con quasi il 61% di avvocate.


Foto: 123rf.com
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