Nel trading online non tutti gli operatori si comportano correttamente. E', quindi, importante sapersi difendere

Avv. Bruno Acquas - Prima di tutto è il caso di rilevare che l'assenza della pertinente autorizzazione renda illegale e truffaldino l'operato del broker finanziario (sull'argomento leggi Trading: con i broker online attenzione alle truffe). Ciò nonostante può capitare che anche gli intermediari autorizzati non siano poi così trasparenti e corretti con i propri clienti.

Riconoscere un intermediario poco professionale

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E' noto come il trading online sia in continua diffusione tra le persone di ogni strato sociale, ragion per cui è fondamentale imparare a riconoscere un Intermediario poco professionale.

Per completezza espositiva giova evidenziare come i broker europei più popolari abbiano tendenzialmente sede nel Regno Unito e nella Repubblica di Cipro.

Indici di inattendibilità del broker

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Venendo al nocciolo della questione, si potrebbero sintetizzare i principali indici di inattendibilità come segue:


1) ricezione di insistenti telefonate ad opera del c.d. account manager o di altri soggetti alle dipendenze della società di intermediazione, dirette ad incitare, talvolta con modalità piuttosto arroganti se non addirittura minacciose, l'ignaro utente a versare altro capitale dopo una perdita o a cogliere immediatamente una opportunità di acquisto di un determinato prodotto finanziario (tale condotta rappresenta un'evoluzione del fenomeno del cold calling);


2) millanterie riguardo strategie "sicure" in grado di farvi guadagnare cifre molto interessanti in poco tempo. Ricordate sempre che ad alti rendimenti, corrispondono alti rischi;


3) pressioni per farvi classificare come investitori professionali. La profilatura di base dell'utente è rappresentata dalla qualifica "retail" (ossia cliente "al dettaglio"). L'investitore professionale potrà ricevere dei bonus proporzionati ai propri versamenti sul conto-trading e avrà accesso ad un ventaglio di prodotti finanziari più speculativi e, dunque, potenzialmente più pericolosi che, sono, invece preclusi all'investitore retail.

Il rischio, in questi casi, è dettato dal fatto che il risparmiatore inesperto non riesca a fare buon uso della nuova qualifica, proprio perché è riservata a persone esperte.

Giova rilevare come molte profilature siano state eseguite con grande leggerezza e probabilmente in malafede, visto che il trader deve possedere almeno due dei seguenti requisiti per poter richiedere ed ottenere lo status di investitore professionale:


3a) deve aver effettuato operazioni di dimensioni significative sul mercato con una frequenza media di dieci operazioni al trimestre nei quattro trimestri precedenti;


3b) il valore del portafoglio di strumenti finanziari del cliente, inclusi i depositi in contante, deve superare 500.000,00 euro;


3c) l'investitore deve lavorare o aver lavorato nel settore finanziario per almeno un anno in una posizione professionale che presupponga la conoscenza delle operazioni o dei servizi previsti.


Da ultimo, un ulteriore svantaggio è rappresentato dal fatto che in caso di insolvenza del broker, l'investitore professionale non potrà accedere al fondo di indennizzo per i risparmiatori e, in alcuni Paesi, non potrà neppure presentare un ricorso al Financial Ombudsman (Mediatore finanziario);

4) ingiustificate difficoltà nel prelevare il proprio denaro dal conto-trading o movimentazioni sospette del vostro denaro;

5) frequenti problemi tecnici.

Strumento di difesa utile per l'investitore

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Sicuramente l'elenco summenzionato non è esaustivo, ma può comunque fornire uno strumento di difesa utile per l'investitore.

Ed infatti, fermo il fatto che la prima attività di indagine debba riguardare la sussistenza o meno di una valida licenza del broker, è importante saper scegliere bene anche tra più intermediari autorizzati.


Avv. Bruno Acquas

Via Roma 149 - Cagliari

brunoacquas@yahoo.it / 070670212


Foto: 123rf.com
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