Fanno discutere i report dell'osservatorio sul bullismo pubblicati in occasione della giornata nazionale contro il fenomeno. Intanto si attende la nuova legge

di Gabriella Lax - Bullismo, 4 ragazzi su dieci ne sono vittima. Dopo la droga e le violenze sessuali, bullismo e cyberbullismo sono i fenomeni che spaventano di più.

Bullismo e cyberbullismo, i dati

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Più del 50% dei ragazzi tra gli 11 e 17 anni ha subito episodi di bullismo, e tra chi utilizza quotidianamente il cellulare (85,8%), ben il 22,2% riferisce di essere stato vittima di cyberbullismo.

Il 72,6% dei ragazzi intervistati pensa che sia giusto che ci siano delle regole per usare la rete, ma solo nel 55% delle famiglie (+7,4% rispetto al 2018) vengono date limitazioni sull'uso della rete o regole di comportamento: l'80% dei ragazzi riferisce infatti che l'unica limitazione ricevuta è legata al tempo di utilizzo, oltre a quella di non visitare siti porno e di mantenere chiuso il proprio profilo social.

I dati rilevati nello studio dell'Osservatorio del Social Warning spiegano che uno su 10 dice di non averne mai parlato con nessuno, mentre il 47% dichiara di non essersi mai confrontato con la famiglia. È più frequente parlarne con gli insegnanti. Il 32% dei ragazzi tra i 12 e 16 anni ha riferito di trascorrere sul web dalle 2 alle 4 ore al giorno, e ben il 22% non riceve alcuna limitazione da parte della famiglia. Mostrano una grande passione per i social media (YouTube e WhatsApp in testa), a cui l'85,4% si collega più volte al giorno.

Secondo uno studio di Terre des Hommes e ScuolaZoo per l'Osservatorio indifesa che ha ascoltato più di 8.000 giovani e giovanissimi delle scuole secondarie di tutta Italia.

Quasi la metà ha vissuto in prima persona atti di bullismo, in particolare i ragazzi (46,5%). Il cyberbullismo riguarda il 12,4% delle ragazze, e il 32% subisce commenti a sfondo sessuale, a fronte del 6,7% dei ragazzi. La violenza in rete spaventa e i numeri lo confermano: 4 adolescenti su 10 la considerano molto rischiosa. Dal lato dei "colpevoli", un ragazzo su 10 ammette di aver compiuto atti di bullismo e/o cyberbullismo, mentre la percentuale si dimezza nel caso delle ragazze.

In particolare, quattro ragazzi su dieci, tra i 12 e i 16 anni, navigando sul web o frequentando i social media si sono imbattuti in episodi di bullismo. Il social più a rischio per il 92% di loro è youtube, seguito da whatsApp (89%,), mentre la terza preferenza è accordata a Instagram (62%). In quarta posizione nella classifica dei social più usati c'è tiktok (34%) che, nel 2019, ha doppiato Facebook, non più usato dai giovanissimi, in fondo col 16 per cento.

Bullismo, la proposta di legge

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Ricordiamo che è in arrivo la nuova legge sul bullismo. La proposta di legge che prevede diverse misure per le vittime di bullismo e che punta ad educare al rispetto e alle emozioni per contrastare e prevenire il fenomeno è passata alla Camera (con 234 voti a favore, 131 astenuti e nessun contrario) ed è in attesa del sì definitivo al Senato (leggi Legge sul bullismo in arrivo). Il testo si compone di 8 articoli e rappresenta un'estensione della legge sul cyberbullismo approvata nel 2017.

Previsto l'impiego di strumenti penali, con la modifica del reato di atti persecutori inserendo anche le «condotte di reiterata minaccia e molestia che pongono la vittima in una condizione di emarginazione».

Viene modificata anche la contravvenzione prevista in caso di inosservanza dell'obbligo scolastico da parte dei genitori: dalla multa di 30 euro si passa ad una sanzione dai 100 ai 1.000 euro.

La proposta di legge, si rivolge al ministero dell'Istruzione per avere un costante monitoraggio sugli istituti italiani per «determinare l'estensione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo tra gli studenti, la percezione degli stessi fenomeni da parte dei docenti e dei dirigenti scolastici e, più in generale, la qualità del clima della classe».

In questo ambito si inserisce la necessità di creare una piattaforma di e-learning destinata ai docenti e finalizzata all'adozione di strategie antibullismo. Per valutare la diffusione del fenomeno in Italia, l'Istat dovrà assicurare una rilevazione annuale «sugli atti di bullismo che ne misuri le caratteristiche fondamentali e individui i soggetti più a rischio».

Bullismo, app anti-violenza al numero di emergenza 114

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Tra le novità previste l' app anti-violenza al numero di emergenza 114. Il numero, il 114 appunto servirà ad assistere psicologicamente e legalmente, grazie a personale competente, le vittime di atti di bullismo e cyberbullismo e alle persone congiunte o legate a loro da una relazione affettiva. Il servizio di assistenza alle vittime è istituito presso la presidenza del consiglio dei ministri ed è accessibile tramite il 114, attivo 24 ore su 24 in maniera gratuita. Prevista anche la versione per smartphone che stabilirà anche un servizio di messaggistica istantanea. L'app gratuita per i dispositivi mobili, dotata di una funzione di geolocalizzazione, attivabile con il consenso dell'utilizzatore e di un servizio di messaggistica istantanea.


Foto: 123rf.com
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