Come funzionano le università online in Italia, quali sono i vantaggi dell'e-learning e gli atenei telematici legalmente riconosciuti e accreditati dal MIUR

di Lucia Izzo - Negli ultimi anni le iscrizioni presso gli atenei online hanno registrato un aumento esponenziale, complice la possibilità di coniugare lo studio con altri impegni (compresi quelli lavorativi) e la possibilità di seguire le lezioni direttamente da casa.

Università online e e-learning

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L'università telematica, infatti, eroga corsi con modalità a distanza sfruttando prevalentemente tecnologie di comunicazione avanzate. Questo consente di organizzare il proprio tempo in libertà e di ottimizzare gli impegni, conciliare studio e attività professionale, essere spesso seguiti da un turo personale e guadagnare tempo anche per quanto riguarda gli spostamenti, nonostante gli esami da sostenere prevedano la presenza fisica presso una delle sedi dell'Università telematica presenti sul territorio,


Negli anni, l'Unione Europea ha in più occasioni incentivato la diffusione dell'e-learning, ovvero la formazione c.d. a distanza, in quanto consente di aiutare l'Unione a rispondere alle sfide della società della conoscenza, a migliorare la qualità dell'apprendimento, a facilitare l'accesso alle risorse di apprendimento, a soddisfare esigenze specifiche e a rendere più efficace ed efficiente l'apprendimento e la formazione nel luogo di lavoro, in particolare nelle piccole e medie imprese.


La frequentazione di corsi online, su apposite piattaforme digitali, è stata sdoganata negli anni in Europa e America e negli ultimi tempi anche l'Italia ha iniziato a contemplare la crescita di atenei cheoffrono corsi di laurea, e non solo, attraverso una modalità di fruizione telematica.

Università telematiche e accreditamento

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Nel sistema universitario italiano i titoli di studio aventi valore legale (tra cui lauree e dottorati di ricerca) sono rilasciati dalle Istituzioni autorizzate e accreditate dal Ministero. Infatti, l'istituzione di una nuova sede universitaria è subordinata all'accreditamento iniziale, disposto con apposito Decreto Ministeriale su conforme parere dell'ANVUR (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca).

È necessaria, infatti, una preventiva verifica circa la presenza di alcuni requisiti minimi in termini di ordinamento degli studio, trasparenza, possesso di docenti, condizioni strutturali e di sostenibilità economico finanziaria.

L'art. 26 della Legge Finanziaria del 2003 ha previsto, al comma 5, che un decreto del MIUR avrebbe dovuto determinare i criteri e le procedure di accreditamento dei corsi universitari a distanza e delle istituzioni universitarie abilitate a rilasciare titoli accademici. In particolare, ai fini dell'acquisizione dell'autorizzazione al rilascio dei titoli accademici, le istituzioni devono disporre di adeguate risorse organizzative e gestionali.

È poi intervenuto il decreto ministeriale 17 aprile 2003 (e s.m.i.) a recare i "Criteri e procedure di accreditamento dei corsi di studio a distanza delle università statali e non statali e delle istituzioni universitarie abilitate a rilasciare titoli accademici". In pratica, i titoli di studio conseguiti presso le università telematiche accreditate, ovvero riconosciute dal MIUR, avranno il medesimo valore legale di quelli acquisiti presso gli atenei tradizionali.

Valutazione periodica

A seguito dell'entrata in vigore della L. 240/2010, il processo di accreditamento si è arricchito anche della previsione di una valutazione periodica (cosiddetto accreditamento periodico) delle sedi e dei corsi di studio, volto a verificare sia la sussistenza dei requisiti già previsti per l'accreditamento iniziale, sia il possesso di ulteriori requisiti in termini di organizzazione interna della qualità della didattica e della ricerca delle singole sedi.

L'accreditamento periodico è svolto dall'ANVUR, attraverso l'analisi dei risultati dell'ateneo e attraverso le viste in loco svolto dalle CEV (Commissioni di Esperti della Valutazione) e si conclude con una valutazione che colloca ogni ateneo in una delle seguenti classi di giudizio: molto positivo, pienamente soddisfacente, soddisfacente, condizionato, insoddisfacente.

La metodologia formativa

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Ciò che cambia rispetto alle università in cui i servizi vengono erogati per via frontale sono le metodologie formative adottate, che si avvalgono di corsi di studio a distanza attivati dalle Università utilizzando tecnologie informatiche e telematiche in conformità a una serie di puntuali prescrizioni tecniche.

I corsi di studio prevedono l'utilizzo della connessione in rete per la fruizione dei materiali didattici e lo sviluppo di attività formative basate sull'interattività con i docenti/tutor e con gli altri studenti e l'impiego del personal computer, eventualmente integrato da altre interfacce e dispositivi (ad esempio smartphone e tablet) come strumento principale per la partecipazione al percorso di apprendimento.

Ottenute le credenziali, lo studente potrà accedere alla piattaforma online e alla sua area riservata dove seguire le lezioni, contattare i docenti o il tutor, visualizzare e scaricare documenti e così via. Il tutto beneficiando di un elevato grado di indipendenza per quanto concerne il percorso didattico, senza vincoli di presenza fisica o di orario specifico (eccetto che per lo svolgimento degli esami).

Ancora, tra i benefici per lo studente emergono l'utilizzo di contenuti didattici standard, interoperabili e modularmente organizzati, personalizzabili rispetto alle caratteristiche degli utenti finali e ai percorsi di erogazione e il monitoraggio continuo del livello di apprendimento, sia attraverso il tracciamento del percorso che attraverso frequenti momenti di valutazione e autovalutazione.

Università telematiche in Italia

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In Italia sono 11 le Università non Statali telematiche legalmente riconosciute, con sedi diffuse in tutto il paese e che negli anni stanno raccogliendo nelle loro fila un numero di studenti in continua crescita. Le facoltà presenti negli atenei sono molteplici e oltre alla laurea è spesso possibile anche frequentare master, corsi di alta formazione e di perfezionamento.

Si tratta, nel dettaglio, delle seguenti strutture:

- Università Telematica Pegaso, con sede principale a Napoli;

- Università degli Studi eCampus, con sede principale a Novedrate (Como);

- Università degli Studi Guglielmo Marconi, con sede principale a Roma;

- Università degli Studi Niccolò Cusano, con sede principale a Roma;

- Università Telematica Internazionale Uninettuno, con sede principale a Roma;

- Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, con sede principale a Roma;

- Università San Raffaele, con sede principale a Roma;

- Università Mercatorum, con sede principale a Roma;

- Università degli Studi Giustino Fortunato, con sede principale a Benevento;

- IUL - Italian University Line, con sede principale a Firenze;

- Università Leonardo Da Vinci, con sede principale a Torrevecchia Teatina (Chieti).

Università telematiche: il decreto del Miur

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Recentemente ha destato particolare clamore un decreto del Ministero dell'Istruzione, datato 23 dicembre 2019, che ha previsto che a partire dall'anno accademico 2020/2021 per una serie di discipline debba essere prevista la sola istituzione di corsi di studio c.d. convenzionali, ovvero erogati interamente in presenza, ovvero che prevedono - per le attività diverse dalle attività pratiche e di laboratorio - una limitata attività didattica erogata con modalità telematiche, in misura non superiore a un decimo del totale.

Per approfondimenti: Miur, stretta sulle università online

Tra coloro che non potranno più frequentare corsi online, ci sono i futuri laureandi in scienze dell'educazione e della formazione, in scienze e tecniche psicologiche, in servizio sociale, in psicologia e in scienze pedagogiche. La modifica sarà attiva solo per le nuove immatricolazioni.

Per alcune classi di laurea che prevedono per il perseguimento di specifici obiettivi formativi, particolari attività pratiche e di tirocinio, ovvero che prevedano la frequenza di laboratori ad alta specializzazione, è prevista anche la possibilità di istituire, oltre a corsi di studio convenzionale, anche corsi di studio con modalità mista, con erogazione telematica di una quota significativa delle attività formative, comunque non superiore ai due terzi.

In questa seconda categoria rientra un numero corposo di insegnamenti, previsti in apposito allegato: si tratta dei corsi di laurea in biotecnologie e scienze biologiche, architettura, farmacia, fisica, chimica, biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche e molto altro.


Foto: 123rf.com
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