Un vademecum aggiornato che mette a fuoco anche le attività di comunicazione e gli importi dovuti dall'Agenzia delle entrate

di Gabriella Lax - Cosa sono le comunicazioni di irregolarità? Cosa deve fare un contribuente quando le riceve? A rispondere a queste ed altre domande ci pensa la guida del fisco dal titolo "Comunicazioni sui controlli delle dichiarazioni. Un vademecum aggiornato che mette a fuoco le attività di controllo e le comunicazioni dell'Agenzia delle Entrate (in allegato).

La guida sulle comunicazioni sui controlli delle dichiarazioni

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Si tratta di un documento diviso in tre parti, alle quali si sommano i riferimenti normativi dei temi trattati. Il vademecum evidenzia: il controllo delle dichiarazioni; le comunicazioni; la rateizzazione delle somme dovute; per saperne di più. Ogni sezione evidenzia specificatamente informazioni sulle operazioni dell'Agenzia delle Entrate, sulle relative comunicazioni e sulle regole che i contribuenti devono seguire.

I tipi di controllo

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In premessa, l'attività di controllo sulle dichiarazioni dei contribuenti è effettuata dagli uffici dell'Agenzia delle entrate ed è finalizzata a verificare la correttezza dei dati in esse riportati. Il controllo sulle dichiarazioni è di due tipi: automatico e formale. Nel primo caso si tratta di una procedura automatizzata di liquidazione di imposte, contributi, premi e rimborsi, sulla base dei dati e degli elementi desumibili dalle dichiarazioni e di quelli risultanti nell'anagrafe tributaria; la seconda è il riscontro dei dati indicati nella dichiarazione con i documenti che attestano la correttezza dei dati dichiarati.

I tre livelli di comunicazione

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Una seconda parte è dedicata alle comunicazioni che possono arrivare dall'ente e che hanno, ciascuna, specifica finalità: ci sono quelle emesse dopo il controllo automatico; quelle inviate dopo il controllo formale; quelle che seguono la liquidazione delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata.

Le comunicazioni di irregolarità possono arrivare tramite

  • raccomandata A/R, al domicilio
    fiscale del contribuente che ha trasmesso direttamente la dichiarazione;
  • posta elettronica certificata, Pec, all'indirizzo presente nell'Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta Elettronica Certificata;
  • il canale Entratel, all'intermediario che ha inviato in via telematica la dichiarazione.

Nel caso in cui il contribuente riconoscesse la validità della comunicazione, può regolarizzare la situazione seguendo i modi e rispettando i tempi stabiliti, come illustra la guida allegata.

Le rate sugli importi dovuti

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Una terza parte è dedicata alle indicazioni sulla possibilità di pagare a rate gli importi dovuti.

Nello specifico, le somme sono rateizzabili come segue:

  • fino a 5.000 euro, le somme possono essere pagate in un numero massimo di 8 rate trimestrali di pari importo;
  • oltre 5.000 euro, le somme possono essere pagate in un numero massimo di 20 rate trimestrali di pari importo.

Infine, nella guida, sono illustrate le condizioni di lieve inadempimento e lieve tardività che non comportano in automatico la decadenza delle rate.

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Foto: 123rf.com
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