Il superamento del tasso-soglia rende un prestito usurario, ma non sempre è agevole verificare se effettivamente tale superamento sia avvenuto

di Valeria Zeppilli - Il meccanismo di computo dell'usura si basa su un sistema di tassi-soglia, stabiliti trimestralmente dal Ministero dell'economia e delle finanze. È il superamento di tali soglie, infatti, a rendere usurario un tasso di interesse.

Verificare il superamento del tasso-soglia, tuttavia, non è sempre agevole o, almeno, non lo è quando gli interessi non sono stati pattuiti in maniera precisa.

Le indicazioni della Cassazione

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In tale ipotesi, quindi, come si fa a verificare il superamento del tasso-soglia?

La risposta arriva dalla Corte di cassazione che, nella sentenza numero 37631/2019 qui sotto allegata, ha fornito delle indicazioni ben precise a riguardo.

Per i giudici, in particolare, se gli interessi non sono stati pattuiti in maniera precisa, rileva l'elemento fattuale della dazione ed è necessario:

  • accertare il valore totale delle somme che sono state riscosse dal mutuante
  • determinare il profitto sottraendo dal predetto importo il denaro prestato
  • rapportare il profitto a tutta la durata del prestito così da verificarne l'incidenza percentuale nel corso del tempo.

Interessi non periodici

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La Corte di cassazione ha preso in esame anche l'eventualità in cui la corresponsione degli interessi non avvenga con cadenza periodica.

In tal caso, il vaglio della natura usuraria degli stessi va fatto "con la massima analiticità possibile", considerando, peraltro, che anche se non è possibile calcolare la rilevazione del tasso di interesse su base trimestrale, il tasso soglia di comparazione è comunque quello che il Mise accerta trimestralmente. Del resto, diversamente opinando si violerebbe il principio di tassatività delle fattispecie penali, riferendo il tasso-soglia di un trimestre agli interessi percepiti al di fuori di quell'arco temporale.

Quando si consuma il reato di usura

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Insomma, per valutare l'usurarietà di un prestito è indispensabile determinarne il tempo e la durata e considerare la data dei singoli pagamenti eseguiti dal debitore, in maniera da individuare il trimestre di riferimento.

Perché si consumi il reato di usura è sufficiente che il limite sia superato in un solo trimestre. Tuttavia, "sarebbe erroneo considerare il tasso effettivamente praticato su base annuale, senza distinguere tra i diversi prestiti intercorsi fra gli stessi soggetti e senza verificare la data di ciascun pagamento".

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Scarica pdf sentenza Cassazione numero 37631/2019
Valeria Zeppilli

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