La Camera ha approvato la legge che istituisce l'insegnamento dell'educazione civica nelle scuole. Il provvedimento ora passa all'esame del Senato

di Gabriella Lax - L'educazione civica tornerà ad essere una materia nella scuola primaria e secondaria con tanto di voto in pagella. La Camera, con 451 voti favorevoli, ha approvato la legge che istituisce l'insegnamento dell'educazione civica nelle scuole. La prossima tappa affinchè il provvedimento (in allegato) diventi legge, sarà l'esame del Senato. Tra le novità, la nuova legge, per "rafforzare la collaborazione con le famiglie", estende alla scuola elementare il Patto educativo di corresponsabilità, oggi previsto per le scuole medie e per le superiori.

Torna l'educazione civica obbligatoria a scuola

Il numero di ore di educazione civica sarà non inferiore a 33 all'anno (una a settimana). A stabilire le linee guida per l'insegnamento ci penserà un decreto del ministro dell'Istruzione: prevista anche l'educazione ambientale, la cittadinanza digitale, il rispetto dei beni pubblici e l'attendibilità delle fonti sul web con tematiche che affronteranno le fake news. L'educazione civica non solo in aula: ci saranno esperienze extra-scolastiche con altri soggetti istituzionali, del volontariato o del terzo settore, con particolare riguardo a quelli impegnati nella promozione della cittadinanza attiva. I Comuni possono promuovere ulteriori iniziative in collaborazione con le scuole per quanto attiene, in modo specifico, alla conoscenza delle amministrazioni locali e dei loro organi, nonché della storia del territorio.

Il testo prevede l'istituzione della Consulta dei diritti e dei doveri dell'adolescente digitale, che opera in coordinamento con il Tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo. Ancora, nella Consulta è assicurata la rappresentanza degli studenti, degli insegnanti, delle famiglie e degli esperti del settore e un componente è espresso dall'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza; sarà previsto l'aggiornamento del Piano nazionale di formazione dei docenti al fine di ricomprendervi le attività sulle tematiche afferenti all'insegnamento dell'educazione civica, con un fondo di 4 milioni annui dal 2020.

Prevista l'istituzione dell'Albo delle buone pratiche di educazione civica e un concorso nazionale annuale per ogni ordine e grado di istruzione per la valorizzazione delle migliori esperienze.

Scuola, niente più note sul registro alle elementari

Niente più note sul registro ed espulsioni per i bambini delle scuole elementari. In principio c'era l'articolo 414 del Regio decreto 1297 a stabilire che «Verso gli alunni che manchino ai loro doveri si possono usare, secondo la gravità delle mancanze, i seguenti mezzi disciplinari: ammonizione; censura notata sul registro con comunicazione scritta ai genitori, che la debbono restituire vistata; sospensione dalla scuola, da uno a dieci giorni di lezione; esclusione dagli scrutini o dagli esami della prima sessione; espulsione dalla scuola con la perdita dell'anno scolastico».

Ad eliminare sanzioni come espulsioni e note sul registro ci pensa un emendamento al ddl che introduce l'insegnamento dell'educazione civica e che abroga gli articoli dal 412 al 414 del Regio Decreto 26 aprile 1928 che prevedeva queste punizioni.

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