È l'impegno emerso nell'incontro di oggi in via Arenula tra una delegazione dell'Associazione Italiana degli Organismi di Mediazione (Assiom) e il ministro della giustizia Alfonso Bonafede

di Redazione - Conciliazione telematica fino a 50mila euro e mediazione civile obbligatoria estesa ad altre materie. È quanto emerso nell'incontro di oggi, nell'ambito de "Il ministro ascolta", tra la delegazione dell'Associazione Italiana degli organismi di mediazione (ASS.I.O.M.) e il ministro della giustizia Alfonso Bonafede.

Nel suo ufficio di via Arenula, il Guardasigilli insieme al consigliere scientifico Pietro Gancitano, ha incontrato la delegazione di Assiom, nella persona del presidente e vicepresidente, avvocati Giovanni Giangreco Marotta e Paolo Pierdominici, e del consigliere scientifico e magistrato del tribunale di Vasto, Fabrizio Pasquale (nella foto da sinistra: Pasquale, Bonafede, Marotta, Pierdominici, Gancitano).

Al centro dell'incontro il tema della mediazione civile e dei metodi alternativi di risoluzione delle controversie, nonchè alcune criticità e suggerimenti di alcune proposte concrete in vista della prossima discussione sul disegno di legge sulla riforma del processo civile.

Tra queste, l'ampliamento delle materie oggetto di mediazione civile come condizione di procedibilità e l'istituzione della conciliazione telematica per le controversie riguardanti il pagamento di somme fino a 50mila euro.

"La mediazione civile - rappresenta - per lo Stato, per i cittadini e le imprese, non solo un efficace e collaudato strumento alternativo al giudizio per risolvere velocemente i conflitti, ma anche una voce di notevole risparmio nel bilancio pubblico" ha evidenziato il presidente Marotta durante l'incontro, sulla base delle analisi e delle statistiche prodotte.

Il ministro, dal canto suo, ha annunciato anzitutto l'intenzione di coinvolgere l'associazione nei lavori dell'osservatorio sulla mediazione civile e ha assicurato il proprio impegno nel valutare attentamente le proposte dell'Assiom, soprattutto in occasione dell'imminente riforma del processo civile.


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