Mentre il governo sembra aprire le strada del dialogo l'Ue preparerà una nuova raccomandazione per la correzione dei conti

di Gabriella Lax - Un diniego di certo non inaspettato. Ma cosa succederà adesso che da Bruxelles arriva la sonora bocciatura alla nostra manovra per «non rispetto particolarmente grave» delle regole di bilancio europee?

Ue, cosa accadrà dopo la bocciatura della manovra italiana?

La prima conseguenza dopo il "no" della Commissione Ue sulla manovra partorita dal governo Lega-5Stelle è che l'apertura di una procedura per deficit eccessivo appare «giustificata».

Secondo la Commissione, la particolare gravità starebbe nel mancato rispetto delle raccomandazioni dell'Ecofin dello scorso 13 luglio. Un rilievo non nuovo per il governo italiano che lo aveva ricevuto già a fine ottobre. Il pericolo si celerebbe dietro al peggioramento del saldo strutturale per il 2019 dello 0,8% del Pil, quando invece il Consiglio raccomandava di migliorarlo dello 0,6 per cento.

Una manovra, quella dell'Italia che, secondo il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, avrebbe «probabilmente impatto negativo» per il Paese. Diplomaticamente, il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici, afferma «Vorrei evitare la procedura d'infrazione, verso cui ci stiamo muovendo lentamente ma sistematicamente - perché sembrerebbe - irragionevole una crisi tra l'Ue e l'Italia- tuttavia - non posso accettare nessun tipo di ricatto». Al momento dunque l'Ue preparerà una nuova raccomandazione per la correzione dei conti, il governo apre al dialogo ma (per ora) non cambia strada.

Sabato l'incontro tra Conte e Junker

Tra qualche minuto, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte terrà una informativa urgente nell'Aula della Camera per riferire circa la bocciatura della Manovra da parte della Commissione Ue. Conte chiarisce che «Il governo è convinto della validità dell'impianto della manovra: sabato sera ci confronteremo con Juncker (nds, presidente della Commissione europea), al quale esporrò l'impostazione, l'ispirazione e le caratteristiche della manovra al fine di rimarcarne la solidità ed efficacia».

Tra le tante cose che il presidente del consiglio spiegherà, vis a vis, a Junker, ci sarà, per prima, la creazione dell'Unità tecnica che entrerà in funzione appena la manovra sarà approvata in Parlamento

e che, come diretta conseguenza, porterà ad un trasferimento immediato di 50 persone a Palazzo Chigi da diversi ministeri; inoltre sbloccherà l'assunzione, con 100 milioni di euro, di 300 ingegneri, giuristi, tecnici tutti al lavoro sulle opere pubbliche. Infine saranno 25 i dirigenti a prendere in mano l'azione di coordinamento e che risponderanno direttamente al presidente del Consiglio. Intanto, il ministro dell'Economia, Giovanni Tria evidenzia: «Con rammarico prendiamo atto che la Commissione non ha ritenuto di condividere le ragioni del bilancio programmatico italiano- ed infine - la drammatizzazione del dissenso tra Italia e Commissione europea danneggi l'economia italiana e di conseguenza l'economia europea».

Dopo aver dichiarato ironicamente di aspettare la lettera di Babbo Natale, dopo quella dell'Unione europea, il vicepremier della Lega, Matteo Salvini, torna serio e chiarisce: «Io non cerco lo scontro, il governo vuole dialogare con l'Europa. Non voglio uscire dall'Ue o ribaltare i tavoli ma voglio che gli italiani siano trattati come altri, ad esempio come i francesi o i tedeschi che hanno violato le regole ma non hanno ricevuto lettere».

Sereno il vicepremier dei 5 Stelle Luigi di Maio che, sulla sua pagina Facebook, scrive «Sia noi che l'Europa vogliamo la stessa cosa: ridurre il debito. E l'Unione europea si convincerà che, per raggiungere l'obiettivo, abbiamo scelto l'unica strada che funziona: aiutare le famiglie e le imprese, creare nuove opportunità di lavoro per i giovani».


Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: