Le contestazioni disciplinari devono essere formalizzate e soprattutto specifiche; in mancanza possono essere criticate con un ricorso amministrativo
Avv. Francesco Pandolfi - Più volte, anche con riferimento ai riti dei procedimenti disciplinari in altri ambiti e riguardanti altre aree del diritto, abbiamo ricordato questo principio di base: qualsivoglia contestazione disciplinare che un'amministrazione ritenga di dover rivolgere al proprio dipendente, deve essere resa in una forma puntuale e specifica, mancando la quale l'intero procedimento ne rimane irrimediabilmente inficiato.

La conseguenza diretta di una simile situazione è che l'interessato potrà senz'altro rivolgersi al giudice e chiedere l'annullamento dell'atto, annullamento che con questi presupposti verrà accordato.

L'ipotesi del procedimento disciplinare attivato da un'università, a carico di un proprio docente, non si sottrae a questo principio. Ultimamente, il Tar Lazio si è trovato di fronte ad un caso del genere e ne è scaturita la sentenza n. 4739 del 30 aprile 2018, favorevole per il docente.

Indice:

La condotta del docente

[Torna su]

L'Ateneo potrebbe essere indotto a ritenere di dover procedere in sede disciplinare perché, ad esempio, ha rilevato conseguenze negative a carico degli studenti universitari originate dalla condotta di un docente.

Pensiamo ad un ritardo dell'insegnante su alcuni compiti, o sul caricamento di materiale didattico su piattaforme online, o altro, potrebbero essere elementi che denotano una mancanza verso i doveri d'ufficio.

Se l'ipotesi di incolpazione è questa, allora l'ateneo attiva il procedimento disciplinare.

Errori sulla contestazione della condotta del docente

[Torna su]

Tuttavia, nel porre in essere un procedimento di questo tipo, l'Ateneo deve rispettare i canoni formali del rito disciplinare.

Non può limitarsi ad inviare al docente che intende incolpare una o più missive dove lo "invita" a modificare il proprio comportamento e/o approvvedere agli incombenti del caso entro un certo tempo: deve invece, diversamente, formalizzare un'accusa nel senso tecnico del termine, articolando i motivi con i quali intende portare avanti il procedimento e chiedere, alla fine, una sanzione.

Anche perchè, di regola, le condotte irregolari e/o la mancanza ai doveri d'ufficio, sono figure non astratte o meramente ipotetiche, ma tipizzate e dunque tassativamente individuate.

In pratica

[Torna su]

In buona sostanza: questi rapidi cenni hanno lo scopo di confermare la peculiare natura del procedimento disciplinare che interessa il docente.

Se la sanzione irrogata non poggia su specifiche ed analitiche contestazioni riferite a fattispecie tipizzate da norme, se questa sanzione è poi sproporzionata in quanto non sussistono precedenti disciplinari a carico della persona interessata, ebbene certamente il docente ha tutto il diritto di avviare un ricorso per chiedere l'annullamento del provvedimento amministrativo emanato dall'università.


Altre informazioni su questo argomento?

Contatta l'Avv. Francesco Pandolfi

3286090590

avvfrancesco.pandolfi66@gmail.com

Francesco Pandolfi
E-mail: francesco.pandolfi66@gmail.com - Tel: 328.6090590
Recapiti: Via Giacomo Matteotti 147, 4015 Priverno LT
Si occupa principalmente di Diritto Militare in ambito amministrativo, penale, civile e disciplinare ed и autore di numerose pubblicazioni in materia.
Altre informazioni su questo argomento? Richiedi una consulenza all'Avv. Pandolfi

Foto: 123rf.com
Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: