La richiesta viene dalla Cna, Confederazione artigiani e piccole e medie imprese, che chiede una proroga per l'avvio della fatturazione elettronica obbligatoria anche sui carburanti

di Gabriella Lax - Sulla fatturazione elettronica obbligatoria serve un semestre di sperimentazione e una proroga per i carburanti. La richiesta viene dal Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa).

Cna: serve proroga per i carburanti

Si parte dalla concessione da parte dell'Unione europea di una deroga all'Italia una deroga alla direttiva sull'Iva che dunque autorizza la fatturazione elettronica obbligatoria dal 1° luglio 2018 al 31 dicembre 2021. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea (serie L99 del 19 aprile) si tratta di un'autorizzazione temporanea la cui proroga sarà subordinata a tre condizioni: che sia stato efficace il contrasto all'evasione Iva; che si sia ottenuta una semplificazione nella riscossione delle imposte; e, infine, che il tutto non abbia portato ad un aumento degli oneri amministrativi sulle imprese.

Questa deroga conforta e sostiene due richieste avanzate proprio dalla Cna: la necessità del rinvio della partenza e di un necessario periodo di sperimentazione.

In questo momento, l'obbligo della fatturazione elettronica obbligatoria comporterebbe nuove spese per le imprese e importanti sforzi organizzativi che non possono rischiare di essere vanificati dopo tre anni.

Come si legge in una nota del Cna: «Oggi è ancora più importante che l'avvio dell'obbligo avvenga solamente quando avremo la relativa sicurezza che tutto possa funzionare regolarmente - ed ancora - è altrettanto fondamentale che l'obbligo anticipato alla fatturazione elettronica della cessione di carburante, che dovrebbe partire dal 1° luglio, venga rinviato di un semestre, per avere l'avvio simultaneo del progetto per tutti i soggetti. Va inoltre previsto un semestre di sperimentazione nel quale dovrà essere consentito il doppio regime di fatturazione, su carta e digitale. Dobbiamo evitare, - conclude il comunicato - che tutto si trasformi in un aumento degli oneri e dei costi amministrativi a carico delle imprese».


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