In cosa consiste l'overbooking, quali garanzie tutelano i passeggeri, come fare per ottenere un rimborso o evitare di rimanerne vittima

di Valeria Zeppilli - Cos'è l'overbooking, come evitarlo e come ci si può difendere. Ecco la guida completa per tutelarsi di fronte al fenomeno dell'overbooking aereo e alberghiero:

Come funziona l'overbooking

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L'overbooking, letteralmente "sovraprenotazione", è un termine, utilizzato in genere con riferimento ai voli, con il quale si descrive una situazione in cui le compagnie aeree hanno accettato prenotazioni eccessive per una determinata destinazione rispetto alle capacità effettive dell'aeromobile destinato a compiere quella specifica tratta.

Sebbene di overbooking si senta parlare principalmente con riferimento ai viaggi con aereo, tale fenomeno può verificarsi anche in ambiti differenti, come ad esempio in quello dell'industria alberghiera o in tutti quelli in cui è necessaria una prenotazione da parte degli utenti.

Tecnica manageriale

Chi pensa all'overbooking tende di solito ad associare il fenomeno a un errore delle compagnie aeree, ma in realtà non sempre è questa la ragione che porta alla sovraprenotazione.

Infatti, alla sua base vi è spesso una tecnica tipica del revenue managament, tesa a incrementare i guadagni migliorando il coefficiente di riempimento dei posti a disposizione con un sistema di prenotazioni che aumenti le probabilità che le stesse non vadano a buon fine per cambio di prenotazione, annullamento del volo, mancata presentazione al check-in.

Di conseguenza, astrattamente la sola prenotazione non assicura la disponibilità del volo, che diventa certa solo a seguito di check-in ed emissione della carta di imbarco.

Overbooking, lista d'attesa e staff ticket

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L'overbooking non deve essere confuso con due fenomeni affini: l'inserimento in lista di attesa e lo staff ticket.

L'inserimento in lista di attesa, infatti, è un fenomeno in cui il potenziale passeggero è messo a conoscenza preventivamente (e non dopo aver prenotato il proprio biglietto) del fatto che l'aereo, sulla base delle prenotazioni ricevute, non ha posti a disposizione e che quindi riuscirà a viaggiare solo nel caso in cui si verifichino annullamenti, cambi di volo o mancate presentazioni al check-in da parte dei viaggiatori che hanno precedentemente acquistato il biglietto.

Lo staff ticket, invece, è un fenomeno che interessa solo i dipendenti delle compagnie aeree, in base al quale gli stessi possono sfruttare i biglietti messi a loro disposizione gratuitamente o con sconti particolari solo dopo che tutti i prenotati abbiano effettuato il check-in e solo se residuino ancora posti liberi sull'aeromobile.

Come ottenere un rimborso per overbooking

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L'overbooking, come visto, è un fenomeno spesso frutto di uno studio da parte delle compagnie aeree che il nostro ordinamento non vieta.

I passeggeri che subiscono la sovraprenotazione, tuttavia, sono comunque tutelati in maniera specifica dalle norme del regolamento CE numero 261 del 2004.

I diritti dei passeggeri

Tale fonte si occupa di garantire i viaggiatori "vittime" di overbooking sotto molteplici aspetti, tra i quali si segnalano in particolare:

- la possibilità di scegliere tra il rimborso del biglietto (se il viaggio è divenuto inutile, eventualmente con il diritto a un volo di ritorno verso la città di partenza in caso di coincidenze) e un volo alternativo non appena disponibile o a una data successiva verso la destinazione finale;

- il diritto a un'indennizzo economico pari a:

  • 250 euro per le tratte inferiori o pari a 1.500 km
  • 400 euro per le tratte intracomunitarie superiori a 1.500 km e per tutte le altre tratte comprese tra 1.500 e 3.500 km
  • 600 euro per tutte le tratte che non rientrano nelle predette ipotesi.

Il vettore aereo può operare una riduzione del 50% sulle predette compensazioni pecuniarie se ai passeggeri è offerto di raggiungere la loro destinazione finale imbarcandosi su un volo alternativo il cui orario di arrivo non supera quello originario:

  • di due ore, per tutte le tratte aeree pari o inferiori a 1.500 km
  • di tre ore, per tutte le tratte aeree intracomunitarie superiori a 1.500 km e per tutte le altre tratte aeree comprese fra 1500 e 3500 km
  • di quattro ore, per tutte le tratte aeree che non rientrano nelle predette ipotesi.

- il diritto a ricevere a titolo gratuito:

  • pasti e bevande in congrua relazione alla durata dell'attesa
  • una sistemazione in albergo se si rendono necessari uno o più pernottamenti o un ulteriore soggiorno, oltre a quello previsto
  • il trasporto tra l'aeroporto e il luogo di sistemazione.

Inoltre, il passeggero ha diritto a effettuare gratuitamente due chiamate telefoniche o a inviare senza costi due messaggi via telex, fax o posta elettronica.

Cosa fare in caso di overbooking

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La conoscenza dei diritti del passeggero è fondamentale per sapere cosa fare in caso di overbooking.

Infatti, dinanzi a tale fenomeno, alcuni viaggiatori non fanno altro che rassegnarsi alla situazione limitandosi a maledire la sfortuna, ma chiaramente si tratta di un atteggiamento sbagliato: se ci sono dei diritti è più che giusto farli valere.

Si consideri, peraltro, che l'Enac ha un potere di indagine e sanzionatorio nei confronti delle compagnie che non adempiono alle disposizioni del regolamento numero 261/2004.

In caso di overbooking, quindi, il consiglio è quello di rivolgersi immediatamente allo stand della compagnia aerea di riferimento sito nell'aeroporto presso il quale ci si trova. Se si incontrano resistenze, si potrà anche chiedere l'aiuto di una delle molteplici associazioni dei consumatori attive nel settore e pronte a dare assistenza ai viaggiatori rimasti a terra per colpa della sovraprenotazione.

Come evitare l'overbooking

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In ogni caso, se si vuole evitare di restare vittima del fenomeno in esame, occorre avere a mente alcuni suggerimenti.

Innanzitutto, le probabilità di finire in overbooking sono molto maggiori per chi viaggia in classe economica, mentre si riducono sensibilmente per chi viaggia in business class o per chi si rivolge spesso a una determinata compagnia. A tale ultimo proposito, può valere la pena perdere qualche minuto per dotarsi di una tessera di frequent flyer.

Chiaramente, non tutti hanno la possibilità di viaggiare spesso o di viaggiare in business class. Il consiglio "per tutte le tasche" è quindi quello di fare il check-in il prima possibile, anche con largo anticipo.

In generale, comunque, si deve avere bene in mente che la prenotazione di voli a tariffe super-scontate espone maggiormente al rischio di subire l'overbooking.

Overbooking Ryanair

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Sebbene, come detto sopra, l'overbooking è quasi sempre riconducibile a una scelta manageriale, non tutte le compagnie aeree decidono di praticare volontariamente la sovraprenotazione.

Si pensi, ad esempio, a Ryanair, che nel proprio "Avviso sui diritti del passeggero in caso di negato imbarco, ritardo o cancellazione del volo" afferma testualmente di non praticare come prassi la prenotazione di passeggeri in numero superiore ai posti disponibili.

Ciò non toglie, tuttavia, che anche tale compagnia sia esposta al rischio (definito dalla stessa "improbabile") che non vi sia posto disponibile per un passeggero che disponga di una prenotazione confermata.

Overbooking Easyjet, Volotea e altre compagnie

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Comunque, al di là delle ragioni alla base dell'eventuale overbooking, tutte le compagnie (come ad esempio Easyjet, Volotea e così via) mettono a disposizione dei propri viaggiatori delle indicazioni specifiche su come va gestito il fenomeno, nelle quali sono riepilogati i diritti dei passeggeri in caso di overbooking e che vanno quindi sempre consultate.

Overbooking hotel

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Nonostante quando si pensa all'overbooking si fa subito il collegamento con i voli aerei, essendo questa l'ipotesi più frequente, in realtà tale fenomeno può riguardare anche gli hotel.

Vai alla guida Overbooking hotel

Si parla di overbooking alberghiero, in particolare, quando un hotel decide di accettare un numero di prenotazioni superiore al numero di camere disponibili per non correre il rischio di trovarsi con stanze libere a causa di disdette pervenute all'ultimo minuto.

Il viaggiatore che, giunto in albergo, scopre che in realtà la sua stanza è occupata, ha tuttavia diritto a essere sistemato in una struttura vicina di livello pari o superiore a quella prenotata, con spese di trasporto a carico dell'albergatore.

Leggi anche:

- Overbooking: nessuna prescrizione, il danno va risarcito

- Vacanza rovinata: come ottenere il risarcimento?

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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