La risposta all'interrogativo varia a seconda del regime patrimoniale scelto dai coniugi e alla presenza o meno di figli

In caso di separazione a chi vanno assegnati i mobili della casa?

La risposta all'interrogativo varia a seconda del regime patrimoniale scelto dai coniugi (comunione o separazione dei beni); presenza o meno di figli.

Vediamo di analizzare in modo schematico i vari casi:

- Presenza di figli: assegnazione casa coniugale al genitore collocatario

In questo caso all'assegnazione della casa segue la ripartizione definitiva dei mobili.

Si procede, quindi, a fare un inventario e ad una stima e si liquida al coniuge estromesso, una somma. Se i coniugi non trovano un accordo sarà necessario rivolgersi al Giudice. Il Giudice, nel preminente interesse della prole, ordina che tutto l'arredo di stretta necessità dei figli resti all'interno della casa quali: cucina, letti, armadi. Tali mobili non vanno divisi e, ancor più, non possono essere portati via dal coniuge che abbandona la casa, anche se risulta essere proprietario esclusivo.

Tutti gli altri mobili possono essere:

- divisi, se acquistati dopo il matrimonio dai coniugi in regime di comunione dei beni;

- oppure asportati dal legittimo proprietario, se acquistati prima del matrimonio anche se in regime di comunione o se acquistati dopo il matrimonio da coppia in regime di separazione dei beni.

- Assenza di figli e regime patrimoniale della comunione dei beni

Anche in questo caso occorre fare una distinzione:

- mobili acquistati da uno solo dei coniugi prima del matrimonio: tali beni non cadono in comunione e restano di proprietà dell'acquirente il quale è tenuto a dare prova di tale titolarità (es. scontrini).

- mobili acquistati da uno solo o da entrambi i coniugi dopo il matrimonio: tali beni rientrano nella comunione e vanno divisi secondo accordo. In caso di disaccordo occorrerà rivolgersi al Giudice. Il valore dei rispettivi lotti dovrà essere il più possibile uguale.

- Assenza di figli e regime patrimoniale della separazione dei beni

In questo caso i mobili acquistati prima o dopo il matrimonio, restano di proprietà di chi li ha pagati.

- Convivenza more uxorio

In questo caso i mobili restano nella disponibilità di chi è proprietario. Si noti bene: anche in questo caso, in presenza di figli non possono essere asportati i mobili di stretta necessità per la crescita degli stessi.

Al fine di evitare situazioni spiacevoli chi scrive consiglia ai coniugi di fare uso del buon senso.

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Foto: 123rf.com
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