Allo studio misure per garantire pensioni decorose ai giovani. Ma anche attuazione Ape e altri interventi in arrivo

di Valeria Zeppilli - La questione pensioni è quotidianamente al centro delle discussioni che infervorano il paese e, sebbene per ora siano state escluse espressamente imminenti riforme, il ragionamento su interventi previdenziali non è affatto fermo.

Pensioni minime per i giovani

Nodo centrale: i giovani e le prospettive tutt'altro che rosee che si delineano dinanzi ai loro occhi al solo pensiero del futuro.

A inizio febbraio, nel corso dell'audizione alla commissione Lavoro del Senato, il Ministro Poletti ha a tal proposito manifestato la volontà di proseguire nella ricerca di soluzioni adeguate alle conseguenze dell'ingresso tardivo nel mondo del lavoro e della discontinuità delle carriere, che lasciano presagire assegni pensionistici di importo decisamente basso.

In attesa della riapertura del tavolo delle trattative tra Governo e sindacati, l'impegno dell'esecutivo è quindi quello di trovare il modo per garantire ai giovani una "pensione decorosa".

Attuazione APE

Il dibattito sulle pensioni, in ogni caso, non si esaurisce con le questioni direttamente riguardanti i giovani, ma molto da discutere lo sta dando anche l'APE.

Il primo passo in arrivo è quello della definizione dei decreti attuativi dell'APE volontaria e dell'APE sociale, previsti per la metà di marzo.

Poi ci si dovrebbe spostare ad analizzare tutti gli altri aspetti delle recenti riforma, con la stipula degli accordi con i patronati per l'assistenza e la gestione delle domande di APE e la conclusione degli accordi con ABI e ANIA per la stipula di prestiti pensionistici e delle relative polizze assicurative.

Fondo di garanzia e lavoratori usuranti

Non meno importanti sono l'accordo che il MEF e l'Inps dovranno raggiungere per l'attivazione del Fondo di garanzia per i mancati rimborsi e l'emanazione dei decreti relativi ai lavoratori che svolgono attività usuranti e mansioni gravose.

Il calendario della "Fase 2"

Messi in ordine tutti tali aspetti, ci si potrà concentrare sulla "Fase 2" del confronto tra Governo e Sindacati.

Al centro ci saranno i giovani, con la concretizzazione dell'impegno manifestato da Poletti e la previsione di una pensione contributiva di garanzia, ovverosia di una sorta di assegno pensionistico minimo da integrare con quello effettivamente maturato.

Ma non solo: anche donne, previdenza complementare e adeguamento alle speranze di vita diversificato da lavoratore a lavoratore.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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