Aperti procedimenti sanzionatori per interruzioni scorrette forniture e violazioni qualità servizio di vendita

di Marina Crisafi - 1,7 milioni di euro. A tanto ammontano le due "multe" elevate dall'Autorità per l'energia nei confronti di Enel ed Eni, per condotte scorrette nelle interruzioni delle forniture e per violazioni in materia di qualità commerciale dei servizi di vendita.

In particolare, annuncia la nota dell'Authority, il procedimento avviato nei confronti di Eni è relativo alla violazione degli obblighi informativi riguardo all'interruzione della fornitura dei clienti gas disalimentabili e la sanzione è pari a circa 920 mila euro. La società, in base ai reclami pervenuti allo Sportello per il consumatore, non avrebbe informato correttamente circa 7.300 clienti morosi dell'imminente interruzione della fornitura, "non consentendo loro di scegliere se evitare l'intervento con il pagamento di quanto dovuto o subire l'interruzione con i conseguenti costi di ripristino".

Inoltre, prosegue la nota dell'Aeegsi, a partire da marzo 2016 Eni ha introdotto una lettera standard di preavviso di interruzione che non è conforme a quanto previsto dalla regolazione, giacché priva dell'informativa sulle modalità di ripristino della fornitura stessa.

Quanto ad Enel Servizio Elettrico Spa, il procedimento nei riguardi del colosso dell'energia riguarda le "numerose infrazioni - accertate in merito alla qualità commerciale del servizio di vendita". Tra queste, elenca la nota: l'errata classificazione dei reclami scritti e delle richieste di rettifica di fatturazione dei clienti finali come semplici richieste di informazioni; l'omessa o ritardata erogazione degli indennizzi automatici nei casi di mancato rispetto degli standard previsti dalla regolazione. La sanzione finale, irrogata ad Ese, è di 802mila euro.

La notizia ha ricevuto il plauso da parte dei consumatori, anche se, ha dichiarato il Codacons "la multa da 800mila euro inflitta ad Enel appare infatti insufficiente a sanare il grave danno prodotto ai consumatori, e l'entità della sanzione non sembra in grado di fungere da deterrente verso condotte scorrette". Dello stesso avviso, il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona che, nel commentare l'"ottima notizia", ha affermato la necessità di "dire basta anche ai distacchi delle forniture dei clienti domestici, sia per la luce che per il gas. Gli abusi sono all'ordine del giorno. Vanno cambiate le regole". Spesso chi subisce il distacco "casca dalle nuvole - ha denunciato Dona - e questo perché, dopo l'avviso in bolletta che la fattura

non è stata regolarmente pagata, segue solo una lettera semplice di messa in mora e poi una raccomandata semplice, senza l'obbligo della ricevuta di ritorno". In molti casi "queste due letterine non sono mai consegnate - ma in ogni caso, ha concluso Dona, il tempo dato al consumatore prima di procedere alla riduzione di potenza o distacco - è troppo poco. I 20 giorni devono scattare dal ricevimento della raccomandata".


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