Ecco tutte le riforme nel cantiere del Governo

di Marina Crisafi - Taglio delle tasse per il ceto medio ma nessun aumento dell'Iva. Ad annunciarlo è il premier Matteo Renzi, in un'intervista al Messaggero, assicurando che per finanziare il taglio dell'Irpef non ci sarà nessun aumento parziale dell'imposta, zittendo i rumor diffusi in questi giorni.

Ma se la priorità assoluta per il Governo è quella del cuneo fiscale, tra le riforme in cantiere, c'è anche quella dell'abolizione di Equitalia entro il 2018.

Quanto alla prima priorità, le misure saranno contenute nella prossima manovra, non si sa ancora se tramite una riforma delle aliquote Irpef o un cambiamento radicale del sistema fiscale. L'obiettivo è comunque quello di alleggerire il peso del fisco sul ceto medio, le famiglie e le imprese.

Sul tavolo ci sarebbero varie ipotesi: dal mini-anticipo della riforma con la ricalibratura delle aliquote intermedie ad un meccanismo di detrazioni e deduzioni per le famiglie numerose, all'estensione del bonus degli 80 euro alle categorie che non ne beneficiano, come i pensionati, passando per la flessibilità in uscita per le pensioni e per un pacchetto ad hoc per le imprese.

Le risorse, a detta del premier, dovrebbero arrivare dalla versione 2.0 della voluntary disclosure, la cui prima partenza è stata un successo. E servirebbero anche a disinnescare le clausole di salvaguardia fiscali, oltre non a alzare il livello del deficit (per il 2017) concordato con l'Europa.

Quanto alla seconda priorità, Equitalia potrà andare in pensione attraverso una riorganizzazione delle agenzie fiscali, in una prospettiva di cambiamento del rapporto tra cittadino e fisco che dovrà muoversi verso una maggiore disponibilità e una minore vessatorietà. Il tutto entro il 2018.

Ma il cantiere delle riforme vede anche in primo piano: il lavoro, la scuola e la campagna referendaria.

Proprio ieri è partita da Bergamo la macchina di promozione che toccherà tutta Italia, all'insegna dello slogan "BastaunSì" per incentivare il voto positivo dei cittadini.

Una riforma che non è "perfetta", ha affermato il premier, perché "non esiste neanche nei manuali di diritto costituzionale", ma comunque cruciale perché "supera il bicameralismo paritario, elimina la doppia fiducia e la navetta parlamentare, riduce i costi e i posti della politica, garantisce i diritti delle opposizioni e allo stesso tempo aumenta la stabilità istituzionale" sottolinea il premier. In caso contrario, ha assicurato, si va a casa.


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