MEDIAevo (4) - E' appena trascorso il primo mese della mia vita senza possedere una vettura di fabbricazione italiana e quasi me ne dispiace. E' accaduto che mi sia invaghito di una essenziale Nissan Qashqai bianca appena scaricata dalla bisarca, con unico optional i sensori di parcheggio posteriori: null'altro; appena ho visto una signora certamente abbiente che si avvicinava con fare sospetto al mio oggetto del desiderio, ho convocato mia moglie per il solenne annuncio ed il grande passo: quel modello giapponese ci era piaciuto sin dal suo lancio, ma ci avevano scoraggiato i tempi di consegna, superiori a sei mesi. L'unico veicolo di un qualche valore commerciale che possedevamo per la permuta era una Lancia Musa del 2006 di chilometraggio non esagerato (circa 120.000) e, tutto considerato, in buono stato d'uso. Il concessionario della Nissan l'ha valutata bene e l'affare è stato fatto pressoché immediatamente, con reciproca soddisfazione, anche perché in Italia non si vende (e non si compra) più una macchina.
Sia nella famiglia di mia moglie che nella mia si era sempre storicamente acquistato italiano; la bussola che orientava le scelte era il pensiero rivolto agli operai ed ai dipendenti (oltre che all'esteso indotto) del Gruppo Fiat e dell'Alfa Romeo (passione di mio padre e poi mia). Poi, abbiamo bruscamente mutato opinione. In particolare, dopo aver sopportato ogni genere di inconveniente e noia, alla Lancia Musa si verificò una rottura molto più grave ed importante delle precedenti: il cedimento della traversa anteriore. In pratica, se il 13 febbraio 2008 non mi fossi accorto di un rumore più anomalo degli abituali, tipici Fiat doc, non so se l'avremmo raccontata: da entrambi i lati l'avantreno presentava squarci di rottura che, al sollevamento della povera Musa, rivelarono chiarissimi segnali di cedimento imminente. Casualmente, vagando per internet nell'apposito sito del Ministero dei Trasporti rilevai che il costruttore torinese aveva monitorato su ben 18.260 veicoli prodotti nel periodo intercorrente tra dicembre 2004 e luglio 2005 il seguente difetto: "rumorosità anteriore con possibile innesco rottura saldatura traversa anteriore". Era il nostro, gravissimo problema! Peccato che il nostro acquisto risalisse al 28 febbraio 2006 e non si era ovviato, da parte della Fiat sulla catena di montaggio di Grugliasco, ad effettuare quelle "azioni correttive" indicate proprio da Fiat stessa nell'albo richiami: "sostituzione traversa ovvero inserimento rinforzi" ... Scoprii anche che il telaio della nostra vettura era annoverato tra quelli che manifestavano un difetto al cambio (difetto che, guarda caso, ci ha accompagnato per tutto il periodo di utilizzo dell'auto senza che la concessionaria venditrice sapesse o potesse ovviare in qualche modo) che il mensile specialistico "Quattroruote" aveva denunciato nel numero in edicola nel febbraio 2007. Nessuna campagna di richiamo venne effettuata da Fiat Auto né per l'uno, né per l'altro difetto (o comunque noi non avevamo ricevuto nessuna comunicazione al riguardo). Glisso sui problemini e problemucci pressoché quotidiani, ben noti all'utente italiano. Vorrei sottolineare che avevo acquistato l'estensione della garanzia a cinque anni denominata "LANCIA PARURE" al non trascurabile prezzo di € 830,00 ed ero ancora, seppur per pochi giorni, perfino all'interno del biennio di garanzia fornito in via generalizzata dall'azienda costruttrice all'atto dell'acquisto. Non fu, però, quel giorno di febbraio 2008 che decidemmo che avremmo orientato i nostri futuri acquisti verso prodotti rigorosamente non del Gruppo Fiat, bensì il 2 settembre 2008, quando ricevemmo la seguente, testuale lettera: "Gentile Avvocato STORANI, facciamo seguito alla Sua segnalazione relativa alla vettura Lancia Musa ...; in merito a quanto rappresentatoci, abbiamo approfondito il caso presso la Concessionaria, e la stessa ci ha confermato di essere intervenuta sulla vettura e dalle verifiche effettuate dal nostro Ispettore Tecnico la Sua Lancia Musa è risultata rientrante negli standard produttivi stabiliti da Lancia ... Customers Relations Il Responsabile". Non mi attira la facile ironia e la polemica; so solo che da quel giorno abbiamo affidato la Lancia Musa alle cure del nostro meccanico di fiducia, il Demetrio che già ci fa la manutenzione alla Renault Scenic del '99; ed allora passo ad occuparmi dei festeggiamenti per il sessantesimo compleanno di Sergio MARCHIONNE nel commento di una penna felice e briosa come quella di Alessandro ROBECCHI sul "Il Manifesto", quotidiano d'opinione e d'informazione ancora vivo contro tutto e contro tutti (liquidatori inclusi), del 17 giugno 2012: i festeggiamenti "prevedevano anche alcuni sacrifici umani, il lancio della nuova Balilla a carbone, la creazione di due nuovi sindacati gialli e l'inaugurazione delle colonie estive per i figli dei dipendenti Chrysler, ma poi ha vinto la sobrietà. ... Mossa numero tre: non vedrete nei concessionari la Nuova 850 a benzina normale, né la Nuova 124, e nemmeno la Nuova Duna dalle strabilianti prestazioni, da zero a cento all'ora in due giorni, 3 ore e 46 minuti netti. ...Comunque buon compleanno: dalla torta dovevano uscire tre ballerine, ma due sono in cassa integrazione e la terza appariva svogliata e stanca. Aveva fretta di trasferirsi a Detroit". A mia suocera Lia ed a me Alessandro ROBECCHI piace moltissimo: tengo a ricordare ch'è un milanese del 1960 che ha una moglie, due figli ed un cane, giornalista ed autore televisivo e teatrale, conduce su Rai3 Doc3 ed è tra gli autori di Maurizio CROZZA. Ha perfino pubblicato il libro "Piovono Pietre, cronache marziane da un paese assurdo", edito da Laterza nell'ottobre 2011 (ce l'ho!). Ama la frase di Billy Wilder: "Se proprio devi dire la verità, dilla in modo divertente. Quelli che fanno ridere verranno risparmiati". Quali sono le Vostre esperienze con il Gruppo Fiat? Ditecelo nel form sottostante.
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