POSTA, RISPOSTA (PUNTATA n. 307, ma figlia di quella n. 304 dedicata all'Ing. SERGIO RICCA) ...e poi REPLICA di ROSARIA MIRRIONE, che mi giunge alle h.16:26 del 9 maggio 2012 dall'account di posta brezia@alice.it: "Sono restia a dialoghi a due e credo che si debbano dibattere i problemi ma non posso evitare di tutelarmi, avendoci messo il cognome, rispetto all'immagine di me che traspare dall'intervento dell'ing. Ricca. Anch'io posso vantare scelte individuali di tutto rispetto ma non credo che sia questo il livello del discorso. Ho inteso esprimere l'accorato disincanto di chi ha vissuto decenni e decenni di richiami ai valori morali senza che si concretizzassero mai. Si parte da lontano: dagli affari ammantati di patriottismo del ventennio fascista per arrivare, da ultimo, a "mani pulite" la cui santificazione è servita solo a giustificare l'era berlusconiana.
Le elezioni amministrative si sono appena concluse e già ritornano sospetti di brogli ed indagini e denunce varie. Intendiamoci: non dico affatto che tutti i gatti sono bigi ed "evviva la furbizia" come il sig. Ricca erroneamente mi attribuisce. Ma ho il dovere di chiedermi, prima di agitare cappi (di memoria leghista, anche loro si presentarono come i moralizzatori) che responsabilità abbia il corpo della nazione per avere consentito per tanto tempo che i politici rubassero e che gli imprenditori scappassero con la cassa. Non mi va di stare sempre a strillare sugli altri che rubano, sugli altri che evadono, sugli altri che fanno i grassatori ecc..., con ciò sottintendendo che la mia bocca da cui viene l'invettiva, è netta e pulita. Io mi chiedo sempre rispetto ai fatti, agli accadimenti che non mi piacciono, prima di attribuirne la paternità, che contributo vi ho dato io. E così vorrei che fosse anche nell'agone più ampio, della vita nazionale. E' ovvio che dappertutto vi sono persone oneste, capaci, e laboriose (e meno male) ma non vorrei che, calvinianamente, siano tutte sugli alberi. Io voglio che siano per terra e perchè ciò avvenga, è necessario che si facciano carico anche delle colpe non proprie lavandole come proprie. Rosaria Mirrione (Napoli)". Grazie tante, cara Rosaria, per la puntualizzazione. Quanno ce vo', ce vo'!
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