Con
sentenza n. 2103, depositata il 14 febbraio 2012, la Corte di Cassazione ha stabilito che, in caso di separazione, finisce anche il
comodato della casa data alla nuora. Infatti l'occupazione, in questo caso diventa sine titulo, determinando la restituzione del bene. I giudici di legittimità, hanno così rigettato il ricorso di una donna che abitava, in virtù del
contratto di
Guida e fac-simile" href="https://www.studiocataldi.it/guide_legali/contratto/il-comodato.asp" class="keyword-link">comodato nell'immobile di
proprietà del suocero. Nella parte motiva della
sentenza si legge che "è necessario attribuire rilevanza al dato oggettivo dell'uso cui la cosa è destinata". Nel caso di specie c'era stata una specifica destinazione a
casa familiare e tale destinazione, secondo la Corte , "è incompatibile con un godimento contrassegnato dalla provvisorietà e dall'incertezza che caratterizzano il
Guida e fac-simile" href="https://www.studiocataldi.it/guide_legali/contratto/il-comodato.asp" class="keyword-link">comodato cosiddetto precario e che legittimano la cessazione ad nutum del rapporto su iniziativa del comodante". Secondo la Corte "il vincolo di destinazione, pertanto, appare idoneo a conferire all'uso, cui la cosa doveva essere destinata, il carattere di termine implicito della durata del rapporto, la cui scadenza non è determinata, ma è strettamente correlata alla destinazione impressa e alle finalità cui essa tende". La vicenda processuale vede come protagonisti un suocero e sua nuora.