M. MAVINO scrive a POSTA e RISPOSTA n°132 alle h.7:52 del 28 set '11: "da operatore di polizia locale, dico che sarebbe semplice fugare tutti i dubbi di legittimità e rendere veramente efficaci gli apparecchi di controllo. Liberalizzerei tutti i casi di controllo con contestazione immediata, togliendo anche l'obbligo di preavviso. Da operatore posso dire che in un paio d'ore si fanno 2-3 verbali, per cui non è certo l'introito che determina la scelta di fare il controllo, ma è proprio il momento della contestazione che crea nell'automobilista quel momento di imbarazzo che può fare da deterrente. Ovviamente il preavviso della postazione vanifica tutto, perchè il furbo di turno rallenta fino alla postazione e poi ti accelera in faccia appena superata. Quanto ai velox fissi, toglierei ogni potere di posizionamento agli enti locali
, lasciando a questi solo la gestione laddove la prefettura, sulla scorta della particolare incidentalità di alcuni tratti e l'impossibilità di svolgervi servizi regolari, ne decida il posizionamento." - Grazie, caro lettore MAVINO, per aver espresso il Tuo punto di vista tecnico ai visitatori di Studio Cataldi. Alle h.1:03 del medesimo 28 set '11 ANTOFABI mi invia il seguente post che volentieri pubblico: "sono d'accordo con quanto scrive MICHELE. E COSA DIRE DELLE MULTE PRESE A 51 KM ORARI INVECE CHE 50 KM CON UN'AUTO DI GROSSA CILINDRATA E SISTEMI DI FRENAGGIO E IN GENERALE MOLTO EVOLUTE? ORMAI I COMUNI CERCANO DI FAR CASSA SENZA ATTENZIONE PER LA SICUREZZA ALTRUI, NON SI SPIEGHEREBBE ALTRIMENTI IL FATTO CHE SI METTANO ALLA FINE DEL DIVIETO E NON ALL'INIZIO COME DETERRENTE. AUGURI A TUTTI." - Grazie per gli auguri ma la prossima volta non scrivere tutto in maiuscolo. A parte la forma, per quanto concerne il merito ANTOFABI prende spunto dall'intervento di MICHELE TEDESCO pubblicato il 27 set '11; per chi volesse consultarlo rapidamente lo trascrivo qui di seguito: "MICHELE TEDESCO è su POSTA e RISPOSTA n°124: tema la sicurezza stradale; alle h.9:11 del 20 set '11 c'invia il seguente intervento: "La questione dei limiti di velocità in Italia ha ormai del grottesco. Invece di affrontare la questione in termini di prevenzione, si è passati alla repressione totale che a volte maschera il fine ultimo di alcune amministrazioni locali di fare cassa e risanare i conti.
Il fatto è che la sicurezza stradale è fondamentale in un Paese che si possa definire civile, tuttavia non è solo con la repressione che si risolve il problema. Prendiamo ad esempio le numerose vittime degli investimenti da parte di guidatori in stato di ebbrezza che avvengono periodicamente nei centri urbani. O magari la strage causata di recente sull'A26 per colpa di un ubriaco che viaggiava contromano. Gli autovelox
e i tutor hanno potuto evitare tutto questo?!? A cosa serve coprire tutto il tratto della A1 da Milano a Bologna con tutor visto che stiamo parlando di un rettilineo a 3 corsie dove a 130 km/h il livello di attenzione si abbassa vertiginosamente e si rischiano addirittura tamponamenti per via della concentrazione di auto intorno alla stessa velocità!!! Le apparecchiature per il controllo elettronico della velocità dovrebbero essere installate solo nei tratti con indice di rischiosità elevato (vedi l'A7 zona Genova/Voltri). E' necessario quindi affrontare il tema della sicurezza e dell'educazione stradale fin dalle scuole elementari e prevedere corsi di guida sicura propedeutici al rilascio della patente. Mi piacerebbe vedere che fine farebbero le industrie automobilistiche italiane se la gente decidesse di acquistare solo utilitarie da 130 km/h...". PAOLO 1956 alle h.16:18 del 27 set '11 ci ha inoltrato un sintetico ed acuto commento: "Che cosa dire di quei tratti di rettilineo extraurbano dove sono rimasti cartelli con il limite di 50h residuo del periodo in cui l'asfalto era dissestato per neve (ma ora è stato rifatto)?" - Molti ringraziamenti a tutti Voi, cari lettori, che seguite con sempre maggior passione il nostro Portale.
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