Con la sentenza n. 30431, depositata l'1 agosto 2011 la Corte di Cassazione ha escluso l'integrazione del reato di abuso di ufficio a carcio della Polizia municipale e dei dirigenti comunali che intervengono per ridurre multe grossolanamente effettuate dai ausiliari del traffico se non vengono provati i rapporti tra gli agenti e i contravventori. I giudici hanno infatti spiegato che di fronte all'accertata situazione di difficoltà amministrativa creata nella gestione del servizio contravvenzioni del Comune da diffusi malumori e atteggiamenti di protesta nella cittadinanza dopo l'affidamento degli accertamenti sulla regolarità della circolazione stradale agli ausiliari del traffico, criticati per l'eccessiva rigidità, deve essere esclusa la configurabilità del reato di abuso d'ufficio a carico dei dirigenti della polizia municipale e dell'ente locale intervenuti per sopprimere o sostituire alcuni verbali di sanzioni amministrative, riducendone l'importo, laddove manca l'accertamento di rapporti fra gli agenti e i contravventori coinvolti, soprattutto a fronte della grossolanità degli interventi sanzionatori effettuati dal personale ausiliario.
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