La Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione (Sent. 24574/2008) ha stabilito che la decisione circa la residenza familiare, va concordata insieme tra i coniugi e che pertanto non è prerogativa del coniuge che guadagna di più. Gli Ermellini hanno infatti precisato che, in tali casi, "assume rilievo il principio fissato dall'art. 144 c.c., secondo cui la scelta della residenza familiare è rimessa alla volontà concordata di entrambi i coniugi, con la conseguenza che tale scelta non deve soddisfare soltanto le esigenze economiche e professionali del marito, ma deve soprattutto salvaguardare le esigenze di entrambi i coniugi e quelle preminenti della serenità della famiglia".

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