Sì al sindaco vigile nei piccoli comuni. Lo dice il parere del Ministero delle Infrastrutture

di Marina Crisafi - Presto gli automobilisti potranno essere fermati e dovranno favorire patente e libretto direttamente nelle mani del sindaco. Ma solo nei piccoli comuni, in orari prestabiliti e senza ricorrere all'autovelox automatico.

A stabilirlo è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il parere n. 1039/2015,  secondo il quale i sindaci dei piccoli centri potranno vestire i panni dei vigili e, prendendo carta e penna, cominciare a fare le multe ai propri concittadini.

Il parere positivo però, inoltrato in risposta al quesito posto dalla regione Piemonte alla direzione generale sicurezza stradale del ministero, è condizionato da determinati "paletti".

La possibilità per i sindaci dei paesi in cui non sono presenti corpi di polizia nazionali (polizia, finanza, carabinieri, ecc.) di ricoprire la qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria, nasce direttamente dall'art. 57, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale. In virtù di questa qualifica, gli stessi sono abilitati all'espletamento dei servizi di polizia stradale, ai sensi dell'art. 12, comma 2, del codice della strada.

Il problema (da cui il quesito posto dalla regione Piemonte) era capire se le funzioni di polizia stradale in capo ai sindaci fossero complete (comprendessero cioè tutte le attività tipiche di accertamento e prevenzione infrazioni, rilevazione degli incidenti, direzione del traffico, ecc.) oppure limitate.

Secondo il parere del Ministero, pertanto, le funzioni di polizia stradale al posto dei vigili potranno essere esercitate dai sindaci ma limitatamente all'accertamento delle infrazioni e alla rilevazione degli incidenti.

Inoltre non potranno essere svolte di continuo ma fissando un orario di servizio ben preciso e il sindaco, peraltro, dovrà rendersi "riconoscibile" come qualsiasi agente di polizia stradale. Ciò significa che, in assenza di divisa, dovrà portare, come agente "in borghese" una paletta regolamentare.

Quanto all'autovelox, infine, potrà essere utilizzato soltanto previo "presidio", ossia non con postazioni fisse che funzionano automaticamente ma con la "garanzia" che la rilevazione della velocità venga individuata dal primo cittadino in persona. 

Scarica il parere del Ministero delle Infrastrutture

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