Presentata oggi a Montecitorio la dichiarazione dei diritti e dei doveri della rete è stata ultimata dopo un anno di lavoro. In allegato il testo

di Marina Crisafi - È stata presentata oggi a Montecitorio la "Dichiarazione dei diritti in Internet" che rappresenta il frutto di un anno di lavoro da parte dell'apposita commissione di esperti, di consultazioni pubbliche e audizioni.

Nata dalla consapevolezza del ruolo essenziale per la società assunto dalla rete, la carta eleva il diritto di accesso ad internet ad un diritto fondamentale, fornendo (nei 14 articoli che la compongono) un insieme di principi e valori che traggono ispirazione dalle grandi dichiarazioni universali, fondate sul rispetto della libertà, dell'uguaglianza e della dignità di ogni persona.

Ed è proprio questo lo spirito che anima la carta, rivolta sia al legislatore italiano, tenuto a porre ogni cittadino in condizione di acquisire e aggiornare le capacità necessarie ad utilizzare Internet in modo consapevole per esercitare i propri diritti e libertà fondamentali, sia, e soprattutto, ai cittadini, affinchè possano prendere coscienza di tali diritti.

Rispetto alla bozza diffusa nell'ottobre scorso, il testo definitivo presenta alcune importanti novità, in particolare rispetto a temi quali la privacy e la sicurezza.

Quanto alla prima, un posto centrale nella nuova carta viene assegnato alla tutela dei dati personali, al diritto all'autodeterminazione, ossia alla gestione libera del proprio profilo digitale e della propria identità in rete.

Quanto alla seconda, viene ribadito il "diritto all'inviolabilità dei sistemi, dei dispositivi e domicili informatici" (art. 7) e il diritto all'oblio, cioè alla cancellazione dei dati personali.

Maggiore attenzione è dedicata anche al rapporto tra i netizen e i provider (art. 12) e alla tutela da fenomeni quali stalking, razzismo, bullismo (art. 13).

Infine, last but not least, l'intero ultimo capitolo è dedicato alla "democrazia" della rete: il "governo di internet" inteso come un ecosistema dal carattere aperto e democratico, le cui regole non possono dipendere "dal potere esercitato dai soggetti dotati di maggiore forza economica".

La Carta ora, che sarà fatta propria dall'esecutivo attraverso una mozione parlamentare, dovrà costituire nel breve termine la traccia da seguire per ogni intervento legislativo in materia ma anche la base da cui partire per la promozione di un uso consapevole della rete.

Dichiarazione dei diritti in Internet

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