Torna all'indice della finanziaria 2010

Rinnovo contratti pubblici

Per il rinnovo dei contratti pubblici sono state stanziate somme in "misura convenzionale" e cioè che potrebbero subire modifiche in relazione alla crisi del livello internazionale e in base al livello dell’inflazione. Tali somme sono: 3,4 miliardi di euro e verranno distribuite in tre anni e cioè, 639 milioni per il 2010, per il 2011 1.087 milioni e 1680 milioni per l’anno 2012. Per quanto riguarda il comparto Sicurezza-Difesa, (il cui trattamento è adeguato annualmente in base agli indici Istat in correlazione agli incrementi retributivi percepiti dal restante P.I nell’anno immediatamente precedente) si è tenuto conto di valori incrementali superiori. Saranno esclusi i magistrati e gli avvocati dello Stato per i quali il diverso funzionamento del meccanismo di adeguamento automatico consente l’inserimento dell’incremento annuale in fase di previsione direttamente nei capitoli di bilancio. Per gli enti del SSN (Servizio Sanitario Nazionale) vengono confermate le disposizioni del comma 12 (e cioè che gli oneri rimangono a carico dei rispettivi bilanci, ex 48, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001) e l’obbligo di accantonamento in bilancio delle somme necessarie alla copertura degli oneri derivanti dal rinnovo dei contratti e degli accordi collettivi nazionali per il personale dipendente e convenzionato con il SSN (secondo quanto previsto dal decreto legge 30 settembre 2005, n.201, convertito con modificazioni dalla legge 2 dicembre 2005, n.248). Viene poi confermato che sono a carico dei rispettivi bilanci, i miglioramenti economici e gli oneri derivanti dal rinnovo contrattuale 2010-2012, per professori universitari e ricercatori e per il settore non statale.

Inoltre, per il 2010, 350 milioni di euro, verranno destinati per contratti a carico dello stato di cui 215 milioni per l’Aran, e 135 milioni per il personale non contrattualizzato, 79 milioni per le forze e i corpi di polizia. Infine, 343 milioni complessivi verranno destinati al settore non statale. Queste somme comprendono anche gli oneri fiscali e cioè contributi previdenziali e Irap a carico delle Amministrazioni.