La Confconsumatori ha reso noto che ben sette associazioni iscritte al Consiglio Nazionale Consumatori ed Utenti hanno bocciato il decreto Bondi sull'equo compenso. Si tratta del provvedimento che ha esteso a tutti i dispositivi dotati di memoria (telefoni cellulari, hard disk, decoder, etc.) il prelievo SIAE di una quota di prezzo destinato a remunerare gli autori per la copia privata. La conseguenza, si legge nel comunicato Confconsumatori, sarà l'aumento di "circa 4€ per una semplice pen drive, anche di 30€ per alcuni hard disk". Si tratta secondo le associazioni
, di una nuova tassa sui consumi ch epotrebbe anche portare ad una contrazione delle vendite. Nella nota congiunta delle Associazioni si legge: "L'equo compenso rappresenta un'eredità di una cultura che fa ormai fatica ad adattarsi ad un contesto socio-economico e tecnologico cambiato, nel quale non solo molti consumatori utilizzano le nuove tecnologie, ma le stesse tecnologie digitali hanno dato vita a forme innovative di interazione sociale, rimettendo in discussione le logiche tradizionali della democrazia, della produzione e della rappresentanza".

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