Pubblica amministrazione - immobili

Un altro capitolo importante per revisionare le alte spese della nostra amministrazione pubblica riguarda la gestione degli immobili in locazione e di proprietà dello Stato.

 

Affitto immobili Per tutto il triennio 2012-2014 non verrà applicato l'aggiornamento Istat del canone di locazione dovuto da tutte le amministrazioni (incluse Regioni, enti locali, enti pubblici e autorità indipendenti) per l'utilizzo in uso passivo di immobili esclusivamente per scopi istituzionali. Resta al locatore la facoltà di recidere dal contratto. Il risparmio ammonterà a 74 milioni in tre anni. Sempre nell'ottica di risparmiare dai contratti di locazione a breve si inizierà la rinegoziazione dei canoni, prevedendo così tagli del 15% sulle spese. La rinegoziazione sarà intrapresa almeno un anno prima della scadenza contrattuale, qualora siano mantenuti i presupposti di esistenti esigenze di allocazione degli enti e l'effettiva disponibilità finanziaria. Molti contratti saranno dunque da rivedere a seguito dei tagli che avverranno con il piano di riorganizzazione delle strutture amministrative previsti dalle norme vigenti.

 

Immobili di Proprietà dello Stato Innanzitutto va premesso che una parte dei bilanci attivi dell'Agenzia del demanio saranno destinati all'acquisto di immobili destinati ad esigenze allocative delle Amministrazioni statali ed una parte alla manutenzione degli immobili già in possesso dello Stato. Si renderanno però molto più efficaci le disposizioni già in essere riguardanti la valorizzazione e l'utilizzazione a fini economici degli immobili di proprietà statale. Verrà effettuata una vera e propria ricognizione delle proprietà degli enti pubblici territoriali in modo da poter procedere all'eventuale locazione dei suddetti alle Amministrazioni statali, solo ed esclusivamente con finalità istituzionali, con canoni agevolati (30% del valore reale locativo). Gli immobili potranno anche essere locati ad uso gratuito qualora lo Stato stesso provveda a fornire spazi agli enti territoriali, sempre ad uso gratuito. Il regime fiscale di favore previsto per le Società di investimento immobiliare quotate (Siiq) verrà applicato anche alle società di gestione e valorizzazione di immobili pubblici promosse dall'Agenzia del demanio. La stessa Agenzia del demanio diverrà la centrale di committenza per tutte le stipule contrattuali di manutenzione su beni immobili di proprietà dello Stato o di terzi e utilizzati a qualsiasi titolo dalle Amministrazioni. In tal modo si spera di abbattere i costi legati alla frammentazione delle contrattazioni, garantendo una maggior economia di scala e minori costi amministrativi. Gli immobili di proprietà del ministero della Difesa adibiti ad alloggi di servizio saranno messi in vendita.

 

Riduzione degli spazi Sempre nell'ambito di risparmi sugli immobili il decreto prevede anche una riduzione degli spazi destinati agli archivi delle amministrazioni statali. Le amministrazioni dovranno, entro il 31 dicembre di ogni anno, provvedere all'eliminazione di atti d'archivio per rendere disponibili ulteriori spazi. Al fine di monitorare l'effettiva applicazione del decreto le amministrazioni dovranno comunicare annualmente all'Agenzia del demanio gli spazi effettivamente disponibili. Anche gli spazi destinati ad uso ufficio delle amministrazioni statali dovranno essere ridotti. Negli uffici di nuova costruzione, o che abbiano strutture flessibili alla configurazione spaziale, è stato fissato un parametro di riferimento tra 12 e 20 metri quadrati per addetto; in quelli già esistenti, e privi di flessibilità nella configurazione di spazi interni, il tetto è tra 20 e 25 metri quadrati. L'Agenzia del demanio si occuperà di fornire strumenti ed indicazioni metodologiche alle amministrazioni, così da supportare nella ridistribuzione di spazi.