In diritto commerciale, quando si parla di avviamento si fa riferimento al valore astratto che assume un'azienda. Questo può essere di tipo oggettivo e soggettivo; l'avviamento oggettivo fa riferimento al valore intangibile rappresentato dai beni aziendali intesi nel loro complesso, mentre l'avviamento soggettivo è relativo alla capacità dell'imprenditore stesso di attirare clientela e consolidarne la fiducia.

Nell'ordinamento italiano non vi è alcuna norma specifica che definisce il concetto di avviamento, ma di esso se ne dà considerazione nell'ambito della disciplina del bilancio di esercizio e soprattutto se ne tiene conto nel momento in cui avviene un trasferimento a titolo oneroso dell'azienda stessa.

Il concetto di avviamento viene indicato con il termine anglosassone goodwill, se positivo, e badwill, se negativo.