Il proprietario può costituire il diritto di fare e mantenere al di sopra del suolo una costruzione a favore di altri, che ne acquista la proprietà.
Del pari può alienare la proprietà della costruzione già esistente, separatamente dalla proprietà del suolo.
Se la costituzione del diritto è stata fatta per un tempo determinato, allo scadere del termine il diritto di superficie si estingue e il proprietario del suolo diventa proprietario della costruzione.
L'estinzione del diritto di superficie per scadenza del termine importa l'estinzione dei diritti reali imposti dal superficiario. I diritti gravanti sul suolo si estendono alla costruzione, salvo, per le ipoteche, il disposto del primo comma dell'articolo 2816.
I contratti di locazione, che hanno per oggetto la costruzione, non durano se non per l'anno in corso alla scadenza del termine.
Il perimento della costruzione non importa, salvo patto contrario, l'estinzione del diritto di superficie.
Il diritto di fare la costruzione sul suolo altrui si estingue per prescrizione per effetto del non uso protratto per venti anni.
Le disposizioni precedenti si applicano anche nel caso in cui è concesso il diritto di fare e mantenere costruzioni al disotto del suolo altrui.
Rimane salva la proprietà del concedente per la parte di sottosuolo non occupata dalle costruzioni e non indispensabile per il loro sostegno.
È proibito al notaio che ha ricevuto o autenticato l'atto di costituzione del diritto di superficie o di cessione di costruzione separata dalla proprietà del suolo, di acquistare il diritto o la costruzione, anche per interposta persona, prima che siano trascorsi due anni dalla trascrizione dell'atto stesso.
L'atto di acquisto è nullo e il notaio è punito con l'ammenda da euro 51 a euro 516.