Speranza ha illustrato le linee guida del piano dei vaccini elaborato dal ministero, dal commissario straordinario dell'emergenza, l'Istituto superiore di sanità e l'Aifa

Vaccini, ecco il piano strategico

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Un piano strategico per i vaccini che spieghi i passi da seguire e tutto l'iter, dall'arrivo alle modalità di somministrazione e le categorie prioritarie. Ad illustrarlo prima al Senato e poi alla Camera è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza. Inizialmente il vaccino non sarà obbligatorio. Alla creazione del piano hanno lavorato ministero, commissario straordinario dell'emergenza, Istituto superiore di sanità e Aifa. In particolare, Speranza ha rimarcato che «con l'aumento della disponibilità di dosi di vaccino Covid «si inizieranno a sottoporre a vaccinazione le altre categorie di popolazione tra le quali quelle appartenenti ai servizi essenziali quali anzitutto gli insegnanti e il personale scolastico, le Forze dell'ordine, il personale delle carceri». L'Esecutivo dovrà «assicurare in via prioritaria la protezione vaccinale a tutti gli operatori sanitari e socio sanitari ed educativi, e le persone che versano in condizioni di fragilità».

Vaccino Covid, categorie prioritarie, tempi e gratuità

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Tre categorie prioritarie, 20mila persone, saranno vaccinate in via prioritaria, in elenco: operatori sanitari e socio-sanitari; residenti e personale delle Rsa; persone in età avanzata. Di seguito si passerà ad altre categorie di popolazione, tra cui quelle appartenenti ai servizi essenziali quali gli insegnanti e il personale scolastico, le Forze dell'ordine, il personale delle carceri e dei luoghi di comunità. «Nessuna diseguaglianza sarà ammissibile nella campagna di vaccinazione» ha chiarito il ministro. In ogni caso tutti avranno diritto al vaccino: l'acquisto del vaccino è centralizzato e verrà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani.

Nel nostro Paese arriveranno 202.573.000 dosi di vaccino, che rappresenterebbero una dotazione sufficientemente ampia per poter potenzialmente vaccinare tutta la popolazione e conservare delle scorte di sicurezza. Ricordiamo che serviranno due dosi per ciascuna vaccinazione, a breve distanza. Se tutto dovesse filare liscio, in Italia arriverebbero 40,38 milioni di dosi per AstraZeneca, 26,92 milioni con Johnson & Johnson, 40,38 milioni per il contratto con Sanofi, per il contratto con Pfeizer-BioNTech 26,92 milioni, per il contratto con CureVac 30,285 milioni, per il contratto con Moderna 10,768 milioni.

Vaccino Covid, tempi di somministrazione, distribuzione e personale

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Sembra che l'Ema possa concedere una prima autorizzazione all'immissione in commercio del vaccino già entro l'anno. Indicate due date: Ema potrebbe esprimersi il 29 dicembre sul vaccino Pfizer-Biontech e il 12 gennaio sul vaccino Moderna. Queste due aziende nel primo trimestre del 2021 da contratto dovrebbero fornire all'Italia rispettivamente 8,749 milioni di dosi e 1.346.000 di dosi. Nel caso dei vaccini con catena del freddo standard si adotterà un modello di distribuzione con un sito nazionale di stoccaggio e una serie di siti territoriali. Nel caso del freddo estrema arriveranno direttamente dall'azienda produttrice presso 300 punti vaccinali sul territorio. Per la distribuzione saranno coinvolte le Forze armate.

Inizialmente la campagna vaccinale avrà una gestione centralizzata con identificazione di siti ospedalieri e utilizzo di unità mobili. Il personale delle unità vaccinali, circa 20mila persone, sarà costituito da medici, infermieri, assistenti sanitari, operatori socio-sanitari e personale amministrativo di supporto. Parteciperanno alla campagna giovani laureati in medicina, iscritti ai primi anni delle scuole di specializzazione.

Vaccino Covid, il sistema informatico

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Importante l'apporto del sistema informatico che sarà interfacciabile con i diversi sistemi regionali e nazionali, per poter ottimizzare tutti i processi organizzativi e gestionali, dalle forniture fino alla programmazione e gestione delle sedute vaccinali. Infine sarà predisposta una sorveglianza aggiuntiva sulla sicurezza dei vaccini stessi, monitorando gli eventuali eventi avversi. L'Agenzia italiana del farmaco porterà avanti studi indipendenti, a stretto contatto con un comitato scientifico specifico per tutto il periodo della campagna vaccinale.


Foto: 123rf.com
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