Immuni, l'app per fare contact tracing in Italia però non sarà disponibile se non tra qualche settimana

di Gabriella Lax - Tutto pronto per l'arrivo di Immuni, l'app italiana per la notifica dell'esposizione al contagio da Coronavirus (vedi anche Immuni: come funziona l'app di tracciamento contagi).

Immuni, disponibile il codice sorgente

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Lo scopo dell'app non è liberarci da virus, ma controllarne la diffusione fino ad un ritorno alla vita "normale". Non sarà possibile scaricare Immuni su iPhone o Android (sarà disponibile a fine maggio o inizio giugno), ma da stanotte una parte del codice di tutte e due le versioni è consultabile su GitHub ossia la principale piattaforma online per la distribuzione di progetti software open source. Lo scorso 16 maggio uno dei fondatori di Bending Spoons, Luca Ferrari, sempre su Github aveva pubblicato una serie di specifiche tecniche sul funzionamento dell'app, dove si descriveva il funzionamento.

Immuni, il lavoro del ministero dell'innovazione

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Come chiarisce il sito del ministero per l'innovazione e la digitalizzazione e disponibile il codice sorgente delle versioni iOS e Android dell'app Immuni, il sistema di notifica delle esposizioni al virus Covid-19 che aumenterà precisione e tempestività nel ricorso a misure di prevenzione e cura. Il lavoro è stato curato dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio, Ministero della Salute e Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19. Come già evidenziato, obiettivo dell'applicazione è migliorare efficienza e velocità nell'individuare soggetti che hanno avuto contatti con persone risultate positive agli esami di laboratorio. Il nuovo sistema potrà contribuire anche all'individuazione di eventuali nuovi focolai. Tutto questo nel rispetto della privacy e della sicurezza individuale e nazionale.

Immuni volontaria e dati cancellati

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Il codice e la documentazione pubblicati su GitHub mantengono le promesse sulle specifiche tecniche dell'applicazione. Immuni si baserà sull'interfaccia di programmazione (API) decentralizzata realizzata di concerto da Apple e Google e disponibile su iPhone e smartphone Android con gli aggiornamenti ufficiali pubblicati già da mercoledì 20 maggio. Il sistema mette in conto un meccanismo di notifica dell'esposizione potenziale al Coronavirus grazie all'incrocio tra segnali bluetooth degli smartphone. Non è invece prevista la raccolta di dati che possano identificare i soggetti coinvolti. L'accoppiamento tra identificativi degli smartphone di persone che sono entrate in contatto avviene solo ed esclusivamente in locale, sul dispositivo di ciascun utente.

Ricapitolando: Immuni non traccerà gli spostamenti, ma solo alcuni i contatti tra smartphone; non sarà obbligatorio scaricarla, né usarla; i dati raccolti potranno essere condivisi solo previa autorizzazione del possessore dello smartphone; tutti i dati raccolti e condivisi con il server centrale (gestito da Sogei), dovranno essere cancellati entro dicembre 2020.


Foto: 123rf.com
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