Il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione sulla risposta EU alla crisi COVID-19: ok Recovery Bond e apertura per l'attivazione del Mes. Liberati 3 miliardi per il settore sanitario

di Lucia Izzo - Nella giornata di ieri, 17 aprile, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione non legislativa inerente la risposta europea alla crisi COVID-19. Il testo è passato con larga maggioranza raccogliendo 395 voti a favore, 171 contrari e 128 astensioni. Il Parlamento UE si è pronunciato con favore, in particolare, per quanto riguarda le misure fiscali e il sostegno alla liquidità dell'UE per affrontare la pandemia, compreso il ricorso a Recovery Bond e l'attivazione del Mes per fronteggiare la crisi.

Deputati italiani divisi in fase di votazione

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Le divisioni nazionali italiane si sono mostrate anche al Parlamento europeo in fase di votazione della risoluzione finale. Le spaccature sono anche all'interno delle stesse forse di maggioranza e opposizione. Negli ultimi giorni si è registrato il no di Lega e FI all'emendamento all'emendamento sugli Eurobond presentato dai Verdi.

Invece, la delegazione del M5S al Parlamento europeo ha ribadito, in una nota, la "contrarietà al Mes con il voto negativo sul paragrafo che lo menziona. Purtroppo molti emendamenti migliorativi non sono stati approvati e di questo ci rammarichiamo: senza gli Eurobond si è rivelata una occasione mancata". Il PD, invece, così come Italia Viva e Forza Italia, si è pronunciato a favore del paragrafo inerente l'attivazione del Mes.

Per quanto riguarda il voto finale sulla risoluzione, hanno votato sì Pd, Italia viva e Forza Italia, mentre si è registrato il voto sfavorevole di Lega, FdI e di tre eurodeputati M5s. Altri 10 esponenti dei 5 stelle, invece, si sono astenuti dal voto.

Il Parlamento europeo apre a MES e Recovery Bond

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Nel testo (qui sotto allegato in versione provvisoria) i deputati chiedono che l'Unione realizzi un massiccio pacchetto di investimenti destinati al sostegno dell'economia europea dopo la crisi COVID-19.

Le misure ripresa e ricostruzione dovrebbero essere finanziate con un aumento del bilancio a lungo termine (QFP), con i fondi e gli strumenti finanziari esistenti, nonché con obbligazioni garantite dal bilancio dell'UE, i c.d. "Recovery Bond". Tali strumenti non dovrebbero tuttavia comportare la mutualizzazione del debito esistente, ma concentrarsi sugli investimenti futuri. Anche il Green Deal e la trasformazione digitale dovrebbero essere al centro del rilancio dell'economia, sottolineano i deputati.

Il Parlamento apre anche al MES, invitando gli Stati membri della zona euro ad attivare i 410 miliardi di euro del meccanismo europeo di stabilità con una linea di credito specifica.

Si "ricorda che questa crisi non è responsabilità di un determinato Stato membro e che l'obiettivo principale dovrebbe essere quello di combattere le conseguenze della pandemia; sottolinea che, come misura a breve termine, il meccanismo europeo di stabilità dovrebbe immediatamente estendere le linee di credito precauzionali ai paesi che chiedono di accedervi per far fronte alle esigenze di finanziamento a breve termine per affrontare le conseguenze immediate della COVID-19, con scadenze a lungo termine, tassi competitivi e condizioni di rimborso connesse alla ripresa delle economie degli Stati membri".

Sassoli: "Larga maggioranza su piano di ricostruzione economica dell'Europa"

"È stato molto importante che il Parlamento si sia espresso con larga maggioranza in favore di un grande piano di ricostruzione economica dell'Europa e questo usando e cercando di stimolare e di favorire le risorse attraverso tutte le modalità disponibili, comprese quelle dei recovery bond, cioè della possibilità di finanziare sui mercati internazionali i fondi che verranno destinati alla ricostruzione" ha dichiarato il Presidente dell'Eurocamera David Sassoli.

Come confermato dal Presidente Sassoli, la risoluzione si dimostra un punto di partenza fondamentale in vista del prossimo appuntamento del 23 aprile innanzi al Consiglio europeo: "Sono molto soddisfatto perché avrò la possibilità di andare alla riunione del prossimo Consiglio europeo il 23 con una indicazione chiara di quella che è la volontà del parlamento rispetto agli strumenti e alle modalità con cui dobbiamo organizzare l'uscita dall'emergenza e la ricostruzione delle nostre economie"

Fondo di solidarietà UE per il Coronavirus

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I deputati chiedono un sistema europeo permanente di riassicurazione dell'indennità di disoccupazione e mirano all'istituzione di un Fondo di solidarietà dell'UE per il Coronavirus di almeno 50 miliardi di euro.

Tale fondo dovrebbe sostenere gli sforzi finanziari intrapresi dai settori sanitari in tutti i Paesi UE durante l'attuale crisi, così come gli investimenti futuri per rendere i sistemi sanitari più resistenti e concentrati su coloro che ne hanno più bisogno.

Aumento produzione UE di prodotti sanitari

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La risoluzione ritiene indispensabile un'azione comune europea per combattere la pandemia da COVID-19: le istituzioni UE, secondo i deputati, dovrebbero avere il potere di agire quando si presentano minacce sanitarie transfrontaliere. Ciò consentirebbe un migliore, rapido ed efficiente coordinamento della risposta europea, anche al fine indirizzare le risorse laddove sono più necessarie, siano esse materiali come maschere, respiratori e medicinali, o aiuti finanziari.

A tal proposito, i deputati chiedono venga aumentata la produzione UE di prodotti chiave come farmaci, ingredienti farmaceutici, dispositivi medici, attrezzature e materiali, per essere meglio preparati a futuri shock globali.

Meccanismo europeo di risposta sanitaria

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Per garantire la circolazione di medicinali, dispositivi di protezione, dispositivi medici, alimenti e beni di prima necessità, le frontiere dovranno rimanere aperte. Il mercato unico dell'UE viene ritenuto dal Parlamento la chiave per una risposta immediata e continua al COVID-19.

Gli Eurodeputati ritengono importante la creazione di un Meccanismo europeo di risposta sanitaria per garantire una risposta efficace a qualsiasi tipo di crisi sanitaria in futuro. Le attrezzature comuni, il materiale e le scorte di medicinali potrebbero essere mobilitate rapidamente per salvare vite umane. I deputati vogliono anche vedere finanziamenti aggiuntivi dell'UE per finanziare una ricerca rapida per trovare un vaccino.

Uscita dalla quarantena

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Viene sottolineata nella risoluzione anche sottolineano la necessità di un approccio coordinato per il post confinamento, al fine di evitare una recrudescenza del virus.

Esortano i paesi dell'UE a sviluppare congiuntamente criteri per l'abolizione della quarantena e altre misure di emergenza, e chiedono alla Commissione europea di lanciare una strategia di uscita efficace che includa test su larga scala e dispositivi di protezione personale per il maggior numero possibile di cittadini.

Contrasto alla disinformazione

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Infine, la risoluzione sottolinea che la disinformazione su COVID-19 è un grave problema di salute pubblica. L'UE dovrebbe quindi istituire un canale di informazione europea per garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a informazioni accurate e verificate. I deputati chiedono inoltre ai social media di adottare in modo proattivo le misure necessarie per fermare la disinformazione e i discorsi di odio legati al coronavirus.

Settore sanitario: liberati 3 miliardi di euro dal Parlamento europeo

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Per fornire sostegno alla lotta contro l'epidemia COVID-19, la Commissione ha recentemente proposto due progetti di bilancio rettificativo proposte all'Eurocamera. Il Parlamento europeo, oltre alla proposta di risoluzione, ha votato favorevolmente anche per "rafforzare la cooperazione alla risposta dell'UE alla crisi economica e sanitaria", sbloccando così un totale di 3,08 miliardi di euro dal bilancio dell'UE che sosterranno direttamente i sistemi sanitari degli Stati membri nella loro lotta contro la pandemia di coronavirus. Tali fondi verranno incanalati attraverso lo strumento di sostegno alle emergenze (2,7 miliardi di euro) e rescEU (380 milioni di euro).

L'iniziativa permetterà all'Unione Europea di acquistare forniture mediche urgenti, come maschere e dispositivi respiratori, attrezzature per il trasporto di materiale medico e di pazienti nelle regioni transfrontaliere, e di finanziare il reclutamento di personale sanitario supplementare, da inviare nei punti caldi dell'Unione europea, oltre ad aiutare gli Stati membri a costruire ospedali da campo mobili.

Il pacchetto include anche dei fondi supplementari destinati al finanziamento dei voli di rimpatrio (45 milioni di euro) nell'ambito del meccanismo di protezione civile dell'UE per riunire le famiglie bloccate nei paesi terzi, per fornire maggiori risorse al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (3,6 milioni di euro), ma anche per aiutare la Grecia a far fronte alle crescenti pressioni migratorie (350 milioni di euro) e per sostenere la ricostruzione post-terremoto dell'Albania (100 milioni di euro).

Scarica pdf Risoluzione Parlamento europeo COVID-19

Foto: 123rf.com
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