Ecco quali sono le contromisure adottate dagli ordini dei professionisti e dalle relative casse per far fronte all'emergenza coronavirus

di Gabriella Lax - Avvocati, ragionieri, commercialisti, le categorie di professionisti colpite più duramente dall'emergenza coronavirus nel nostro Paese chiedono aiuti. E allora si cerca di procrastinare scadenze di pagamenti e, dunque, di limitare i danni perché di fondi pubblici a cui attingere c'è davvero poco.

Cassa forense

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La Cassa forense per gli iscritti in difficoltà si muove su tre fronti: sono sospesi i contributi fino al 30 aprile per gli iscritti nella zona rossa. È possibile l'assistenza indennitaria, destinata agli avvocati colpiti da infortunio o malattia (da parte 6,7 milioni di euro); infine, l'assistenza per calamità e quella in caso di bisogno (500mila euro ciascuna). Decretata fino al 5 aprile la sospensione degli obblighi formativi. Si attende una diminuzione dei crediti e l'aumento della percentuale massima di formazione a distanza, ora al 40 per cento. Attualmente però non è prevista la proroga del termine del 31 marzo per completare il triennio precedente.

Cassa notarile

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La Cassa dei notai promette sostegno intanto per i notai della zona rossa e, nell'attesa, tiene sotto controllo la situazione. Nel frattempo, sono stati rinviati su tutto il territorio nazionale gli eventi di formazione in sala. Meglio optare per la formazione a distanza

Consulenti del lavoro

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Bene per i consulenti del lavoro, grazie alla previsione del regolamento di 500mila euro (aumentabili fino a un milione)per le provvidenze straordinarie in caso di bisogno. Sono a disposizione degli iscritti in zona rossa, basta presentare domanda. Contributi sospesi fino al 31 dicembre. Per la formazione invece toccherà agli ordini territoriali può stabilire se aumentare la percentuale massima di crediti formativi conseguibili a distanza con e-learning. Chi si trova in difficoltà potrà chiedere di riparametrare in diminuzione il numero di crediti da raggiungere.

Cassa dottori commercialisti

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La cassa dei dottori commercialisti ha stabilito la sospensione del pagamento dei contributi fino al 30 aprile per chi risiede o ha lo studio nelle zone colpite dall'epidemia.

La sospensione riguarda la seconda rata di eccedenze relative al 2019 in scadenza il 31 marzo. In relazione al sostegno, il regolamento della Cassa prevede un sussidio per aiutare chi si trova a fronteggiare eventi straordinari. Confermata la sospensione fino al 3 aprile i convegni formativi nelle zone gialle e rosse. Ma resta l'e-learning. Di conseguenza per l'anno in corso potrebbe diminuire il numero di crediti obbligatori.

Cassa ragionieri

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La cassa ragionieri ha accolto la proposta di sospendere i pagamenti contributivi per gli iscritti residenti o che hanno lo studio nei Comuni interessati dall'epidemia, per quanti potranno dimostrare di aver subito danni professionali dall'emergenza coronavirus.


Foto: 123rf.com
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