Le donne avvocato sono il 48%, tuttavia, secondo l'analisi dei dati della Cassa forense, guadagnano la metà dei colleghi uomini

di Gabriella Lax - Intelligenti, agguerrite, preparate, ma guadagnano sempre meno dei colleghi uomini. Accade per tutte le professioni di elevato profilo e succede anche alle donne avvocato.

Avvocate, guadagnano la metà degli uomini

Le donne avvocato sono il 48%, tuttavia, secondo l'analisi dei dati fatta dalla Cassa forense sulle dichiarazioni dei redditi 2018, guadagnano la metà dei colleghi uomini. La parità dunque, come si evince dai numeri, è ancora molto lontana. Storicamente, il divario nei guadagni tra donne e uomini c'è sempre stato ma a livelli così allarmanti, se si considera he quasi la metà della categoria (il 48%) è donna. Secondo la ricerca, questa disparità di trattamento riguarda anche i grandi studi legali, cosa che non si spiega, se si considera che la preparazione professionale e i risultati ottenuti delle donne togate, in termini di cause vinte e qualità della prestazione, è pari se non superiore a quella degli uomini.

Avvocati, tra uomini e donne disparità di genere

Per arrivare al dato attuale, partiamo da lontano: nel 1997 le donne avvocato erano appena 26.024, dieci anni dopo erano 78.713, nel decennio successivo sono arrivate a 115.991 unità, dunque il 47,8% degli iscritti agli albi. In sintesi un avvocato su due è donna. A questo incremento esponenziale nei numeri di partenza non corrisponde però un proporzionale aumento delle retribuzioni.

I dati sono del 2017, la Cassa forense ha rilevato che il reddito medio degli avvocati donna è stato di 23.500 euro, contro i 52.777 euro dei colleghi uomini. Il divario appare meno evidente all'inizio della carriera (nel caso di avvocati con meno di 30 anni) quando la differenza di reddito è del 18%, ma poi si amplia per il resto della vita lavorativa raggiungendo un picco del 55% tra i 55 e i 59 anni di età.

La conseguenza? Si concretizza nella minore forza economica delle donne, essendo quasi la metà, si riflette negativamente sull'intera categoria.

Qualche nota positiva arriva dal Trentino Alto Adige che presenta i redditi tra i più elevati: le donne avvocato hanno dichiarato nel 2018 una media di 38.564 euro all'anno (meglio fa solo la Valle d'Aosta con 39.634 euro), mentre il reddito degli avvocati uomini è di 80.400 euro (anche in questo caso siamo in seconda posizione dietro alla Lombardia dove il reddito raggiunge quota 97.719 euro). Fanalini di coda Puglia (13.721), Basilicata (13.069) e Calabria (11.474).

Un altro dato riguarda la gravidanza: la fascia d'età in cui le gravidanze sono più numerose è quella tra i 35 e i 39 anni. A significare che le donne avvocato rinviano la maternità per molto tempo, complici la paura di perdere il posto e la preoccupazione legata a un reddito insufficiente. Infine, la discriminazione pone le professioniste in situazioni di precarietà nel corso della loro carriera, ma ancor di più dopo il pensionamento, con un divario pensionistico di genere registrato in ragione del 36,6%.


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