Il comitato di Rita Fossatelli chiede ai parlamentari di adeguare la normativa sullo stalking con una legge specifica o inserendo un'aggravante per stalking condominiale

di Gabriella Lax - C'è un male che consuma all'ombra di muri e pareti, è lo stalking condominiale. Considerati i numeri, si tratterebbe di una vera piaga. Per chiedere tutela ed una normativa apposita, per la prima volta, sono scese in piazza le vittime di violenza da parte dei vicini di casa. A riportare la notizia è il Corriere che racconta della manifestazione a Roma, davanti a Montecitorio, voluta dalla professoressa Rita Fossatelli, fondatrice del Comitato, per anni vittima di soprusi condominiali.

Stalking condominiale, cos'è

Lo stalking

condominiale è quel reato commesso da chi pone in essere comportamenti molesti e persecutori nei confronti dei vicini di casa, così da ingenerare in loro un grave e perdurante stato di ansia, frustrazione e paura per sé o per i propri familiari e da costringerli a cambiare le proprie abitudini di vita. Si tratta di una fattispecie ancora non codificata dal legislatore, ma che ha trovato applicazione da parte della giurisprudenza di legittimità. La consacrazione dello stalking condominiale è avvenuta con la sentenza 26878 del 2016 che assimila le angherie perpetrate nei condomini alla fattispecie dello stalking contemplata nell'articolo 612-bis del codice penale, quello, per intenderci, degli «atti persecutori» contro le donne, tali «da cagionare un perdurante e grave stato d'ansia» e mettere a rischio l'incolumità. Alla stessa si sono susseguite anche sentenze recenti (leggi anche Stalking molestare con dispetti il vicino).

Stalking di condominio, serve una legge

La normativa così contemplata però non è sufficiente per le persone che hanno manifestato in sit-in, sollecitando i parlamentari con apposito cartellone a sandwich che riportava la scritta: «Signori onorevoli, approvate con urgenza una legge. Ricordatevi che la piaga sociale dello stalking condominiale uccide, e non solo psicologicamente».

Secondo la presidente del comitato poiché «La sicurezza e la tranquillità in casa propria sono un diritto inalienabile e vanno tutelate, sempre e con ogni mezzo» la normativa va adeguata con una legge specifica oppure inserendo un'aggravante per gli stalker condominiali.


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