Anm, Cnf e Fnsi inviano una lettera congiunta al Quirinale per porre attenzione, in occasione della visita del presidente turco in Italia, sulla violazione dei diritti umani
di Redazione - "Riteniamo opportuno - auspicare - che nel corso degli incontri istituzionali e nelle forme da Lei ritenute più idonee, venga posta attenzione alla questione dei diritti umani violati e si solleciti la liberazione delle persone ingiustamente detenute". È quanto chiedono al presidente della Repubblica Mattarella magistrati, avvocati e giornalisti in una lettera congiunta inviata in occasione della visita del presidente turco Erdogan oggi in Italia.

Violazione diritti umani: l'appello di avvocati, giudici e giornalisti al capo dello Stato

Le continue "violazioni dei diritti umani e le ripetute epurazioni in Turchia destano grande preoccupazione - sottolineano l'Associazione nazionale magistrati, il Consiglio nazionale forense, Federazione nazionale della stampa nella lettera, facendo presente che - magistrati, giornalisti, avvocati, insegnanti, funzionari pubblici, medici, militari sono stati licenziati, in molte occasioni arrestati; e ancora si trovano in stato di detenzione in assenza di contestazioni puntuali delle condotte a loro attribuite e in uno stato di sospensione dei diritti difensivi".

Si tratta di una situazione, evidenziano ancora Anm, Cnf e Fnsi, che "viola i principi fondamentali dello Stato di diritto ed è stata ripetutamente segnalata da tutta la comunità internazionale".


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