A Montecitorio si discute di possibili modifiche alla manovra correttiva. Tra le ipotesi l'aumento delle rate per chi ha aderito alla definizione agevolata

di Lucia Izzo - Ancora non è detta l'ultima parola per quanto riguarda il maxi-decreto sulla manovra correttiva entrata in vigore nei giorni scorsi (Manovra in vigore: al via la nuova sanatoria per le liti fiscali, domande entro il 30 settembre). 


A Montecitorio sarebbero già in discussione, infatti, possibili ritocchi al decreto che potrebbero essere anche particolarmente significativi. Come riportato dal Sole24Ore infatti, l'iter del provvedimento potrebbe essere addirittura svincolato dai vincoli presenti nelle sessioni di Bilancio.


Nonostante i gruppi parlamentari abbiano ancora pochi giorni per presentare emendamenti, alcune proposte iniziano a essere maggiormente sottolineate rispetto ad altre. Si parla, ad esempio, dell'introduzione di una web tax, di una modifica al sistema di rateizzazione per la rottamazione delle cartelle Equitalia e di un riequilibrio delle poste dei giochi. 


I prossimi giorni si prospettano fondamentali in quanto si concluderanno le audizioni in seno alle commissioni Bilancio di Camera e Senato e si passerà poi alla votazione di articoli ed emendamenti.

Introduzione web-tax

Sul tema sono in discussione due ipotesi attuative: da un lato si pensa a una norma ponte che introdurrebbe subito il principio lasciando poi la definizione del meccanismo vero e proprio alla prossima legge di Bilancio; dall'altro, si vaglia l'inserimento di una misura immediatamente operativa

Rottamazione cartelle Equitalia

Anche gli 800mila contribuenti che hanno aderito alla rottamazione delle cartella Equitalia potrebbero vedere modificato il regime della rateizzazione.


Al momento i pagamenti possono essere effettuati in un'unica rata entro fine luglio, oppure in massimo 5 rate scaglionate a partire da luglio e che dovranno essere saldate a settembre 2017, novembre 2017, aprile 2018 e settembre 2018. 


A preoccupare è il rischio che i contribuenti, dopo il pagamento della prima rata, non onorino le rimanenti quattro scadenze, pertanto si pensa di concedere altre date destinate ai pagamenti.

Tassazione sui giochi

Anche la tassazione sui giochi è sul tavolo delle ipotesi di modifica, soprattutto al fine di garantire le stesse stime di gettito indicate dal decreto: si tratta di 238 milioni nel 2017 tra aumento del prelievo erariale unico sulle new slot (dal 17,5 al 19%) e sulle Videolottery (da 5,5 al 6%), e aumento della tassa sulla fortuna (dal 6 all'8% per il lotto e dal 6al 12% per le vincite sopra i 500 euro di Vlt, gratta e vinci e superenalotto).

Stretta sui ministeri

Una scorciatoia per un possibile alleggerimento, o addirittura un azzeramento, dei tagli sui ministeri è in realtà già presente nell'attuale versione del decreto stesso e si attendono risparmi per 460 milioni. 


D'altronde, se le entrate del pacchetto "liti fiscali" superassero gli stimati 400milioni, il maggior guadagno potrebbe essere utilizzato per compensare i minori incassi dalla voluntary disclosure e dalle concessioni tv oppure proprio per ridurre l'impatto della stretta sui ministeri.


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