In arrivo il bando microcredito e altre misure per agevolare i giovani professionisti ed arginare l'esodo dalla professione

di Valeria Zeppilli - Per i giovani avvocati sembrano essere in arrivo delle interessanti novità, tra le quali l'imminente pubblicazione da parte di Cassa forense di un bando per prestiti agevolati.

Microcredito

In particolare, il bando dovrebbe avere ad oggetto la possibilità di beneficiare di un prestito agevolato di importo massimo pari a 15mila euro, con interessi a totale carico di Cassa forense.

Il periodo di riferimento per il microcredito è il biennio 2017/2018, mentre i rimborsi dovranno avvenire in un periodo che si estenderà sino a 60 mesi.

La platea interessata del bando è rappresentata dai giovani avvocati, che abbiano meno di 35 anni di età.

Bebè e asili nido

Anche per il 2017, poi, dovrebbero essere confermati i bonus bebè e asili nido, anche se i fondi non sono ancora stati banditi.

In ogni caso, nel 2016 per i bonus bebè lo stanziamento complessivo è stato di 1,5 milioni di euro e l'assegno di 1.500 euro, mentre per gli asili nido lo stanziamento complessivo è stato di un milione di euro e l'assegno di 1.000 euro.

Contributo integrativo

Infine, si ricorda che gli avvocati che si iscrivono alla Cassa prima del compimento dei 35 anni di età hanno diritto alla riduzione del contributo minimo soggettivo al 50% per sei anni e all'esonero del contributo minimo integrativo per i primi cinque anni e alla sua riduzione al 50% per i successivi quattro anni.

Il welfare delle Casse professionali

Cassa forense non è peraltro l'unico ente previdenziale professionale che sta destinando risorse a sostegno del welfare per i giovani, al fine di combattere l'esodo degli under 35 dalle professioni.

Le misure riguardano soprattutto lo sconto sui contributi, attuato ad esempio anche da Inarcassa e dalla Cassa dei commercialisti, e le diversificate misure per i neogenitori, offerte, ad esempio, dall'Enpam, dall'Eppi e dall'Emapi (ovverosia un'associazione consortile della quale fanno parte le casse di geometri, notai, biologi, consulenti del lavoro, psicologi, infermieri, pluricategoria e periti industriali).

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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