L'Italia è tra i peggiori Paesi al mondo per peso della burocrazia e carico fiscale.
L'Italia è tra i peggiori Paesi al mondo per peso della burocrazia e carico fiscale. A queste conclusioni è giunta la Confederazione nazionale delle imprese artigiane che evidenzia, in un recente studio condotto su 2400 imprese, come ammonti a cinque miliardi di euro il costo complessivo della burocrazia a carico delle piccole e medie imprese italiane

A titolo esemplificativo, per 4,5 milioni di piccole imprese la macchina burocratica ha un costo di 1 euro ogni 10 minuti, di 6 euro all'ora e di 48 euro per ogni giorno lavorativo. Oltre la metà delle imprese analizzate reputa del tutto inadeguato il livello di informatizzazione della p.a soprattutto in considerazione della scarsa capacità di interagire in via telematica con l'operatore pubblico.


L'Italia occupa solo il 56esimo posto nella graduatoria dei Paesi dove è facile fare impresa: per la Cna le criticità maggiori riguardano le tempistiche per l'ottenimento dei permessi di costruire e per arrivare ad una sentenza passata in giudicato quando è in gioco l'esecuzione dei contratti.
Anche per quanto concerne la burocrazia legata all'adempimento degli obblighi fiscali, il pagamento delle tasse sottrae 269 ore annue (contro le 110 ore del Regno Unito) all'attività di impresa: significativo è il fatto che l'Italia, in una classifica mondiale, si collochi al 141esimo posto dal punto di vista delle regole fiscali e sia considerata sotto questo angolo visuale un Paese inospitale.


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