Lex & the City - pensieri da cocktail politicamente (s)corretti - episodio 4
Il Governo pareva aver preso una posizione netta e precisa (oltre a quella di alleggerirci il portafoglio), e cioè lottare contro l'evasione. Evasione fiscale in primis e di rimando tutte quelle forme di scorrettezze legalizzate così tipicamente italiane. Tra queste soprattutto il malcostume delle tangenti e gli abusi edilizi. Se alle prime si sta lavorando per annientarle con il tanto agognato ddl anti-corruzione, per i secondi invece si è ben pensato di fare l'opposto. Invece di combattere l'abusivismo, si è optato per renderlo legale; quindi largo ad un bel condono edilizio.

Il ddl è stato redatto alla velocità della luce e presentato il 23 ottobre, e oggi in Senato si deciderà sul suo destino. Anche se molto probabilmente passerà (sarà mai che qualche politico abbia per caso da condonare una villetta vista mare?). La stesura è opera di Francesco Nitto Palma, parlamentare del Pdl, che con un passato alla regione Calabria qualche cosuccia sugli abusi deve averla assimilata.

E forse ha ben pensato che in certi casi piuttosto che combattere è meglio allearsi, perché si sa l'unione fa la forza e magari ci si può ingrassare le casse statali. Il Condono potrebbe infatti portare in dote qualche miliardo di euro, senza fare scontento nessuno. O meglio non scontento chi dovrà pagare, poi di scontenti ce ne saranno eccome, vediamo perché.

Innanzitutto il ddl, va detto, ha il gran pregio di essere ultra-asciutto e conciso, una rarità in questo mondo di leggi ostrogote e arzigogole; consiste infatti di un unico articolo. Il nome poi dice tutto, e anche più: "Disposizioni volte a garantire la parità di trattamento dei cittadini della Repubblica in ordine ai benefici del condono edilizio del 2004 ". Si tratta infatti della riapertura dei termini di condono stabilite dal condono Berlusconi-Tremonti del 2003-2004, aggiungendo il plus della parità di trattamento. Ossia tutti, ma proprio tutti gli abusi, verranno trattati in maniera da non discriminare i cattivi dai meno cattivi. Tutti paritari, tutti condonati.

Naturalmente, e giustamente, gli ecologisti (ma anche semplicemente chi rispetta il territorio) sono leggermente alterati per questa concessione, le parole parlano chiaro: "intento criminogeno" (Della Seta e Ferrante). Forse che il Pdl non riuscendo a far eliminare dal ddl anti-corruzione tutta la parte sulla...corruzione(!), abbia voluto vendicarsi? E tanto che c'era accontentare qualche sostenitore abusivo! In parecchi parlamentari hanno visto nella scelta di includere la dicitura "parità di trattamento" un aiuto implicito agli abusivismi campani, che si sono visti negare la possibilità di godere del condono 2003-2004 dalla Corte costituzionale. Pensate che le case "ignote" al catasto di Napoli ammonterebbero a circa 6.891, mentre sulla Costiera Amalfitana sarebbero 476, su un totale di 258.000 abusi compiuti tra il 2003 e il 2011 sul territorio italiano.

I dubbi sorgono, e giustamente. Però c'è anche chi, dall'altra parte della barricata (Pd, ca va sans dire), cerca si tranquillizzarci. È Roberto Morassut, responsabile urbanistica del Pd, che vede nel condono Nitta Palma uno dei corsi e ricorsi della storia politica italiana, ogni nove anni si ripresenta; dal 2003 sono infatti trascorsi nove anni, e prima di allora era stata la volta del condono del 1994, e prima ancora di quello del 1985).

Curioso che con questo si voglia dare continuità con quello berlusconiano, riaprendo la possibilità di condonare tutti gli immobili abusivi costruiti prima del 31 marzo 2003, spostandone la scadenza al 31 dicembre 2012. Chi non ci era riuscito allora potrebbe farcela adesso. Oltretutto con il grande vantaggio di avere una Soprintendenza dal potere dimezzato, perché il ddl lo prevede. Controllo ridotto unito al ddl sulle semplificazioni, che introducono il silenzio-assenso dopo 45 giorni (e con le lungaggini burocratiche 45 sono un nonnulla).

E allora vi piacerebbe farvi una casetta vista Pompei? Ma fate di meglio, costruitela all'interno. Tanto tra nove anni ci sarà la proroga della proroga del condono!

Barbara LG Sordi
Email barbaralgsordi@gmail.it

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