Si dice che spesso in amore si mente, ma quando si scrivono biglietti d'amore al proprio partner conviene essere sinceri. Anche una lettera d'amore infatti può diventare una valida fonte di prova nell'ambito di un giudizio di separazione. La Corte di Cassazione in proposito (sentenza 2707/2009) ha ritenuto legittima la decisione dei giudici di merito di fondare il proprio convincimento sulla base della fitta corrispondenza che vi era stata tra una coppia prima del tradimento di lui. Da quelle lettere i giudici hanno desunto che l'adulterio fosse stata la reale causa della crisi della coppia e del turbamento dell'armonia familiare. Giudicato colpevole per aver tradito la moglie i giudici di merito avevano addebitato a lui la separazione, avendo in tal modo rovinato l'armonia coniugale che risultava dalla "affettuosa corrispodenza intercorsa tra le parti fino ai primo mesi del 1996" quando appunto lui aveva intrapreso una relazione extraconiugale, trasferendosi nella casa della nuova compagna. Secondo la Corte i giudici di merito hanno correttamente accertato che i rapporti tra i due "furono caratterizzati da perfetta armonia e da particolare affetto fino ai primi mesi del 1996, in cui lui intraprese una relazione extraconiugale". E ciò lo dimostrano "i biglietti particolarmente affettuosi e redatti con un linguaggio tipico di innamorati, inviati dal marito alla moglie". Di ciò non poteva non tenersi conto nel decidere sull'addebito.
Lui ora dovrà corrispondere alla ex moglie un assegno mensile di circa 2500 euro al mese.

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