Uno spacciatore minorenne che si dimostra irrecuperabile al punto di essere stato abbandonato anche dai suoi genitori può essere sottoposto a carcere preventivo. E' quanto stabilisce la Corte di Cassazione (sentenza n. 46040/2008 della terza sezione penale) che ha confermato la detenzione in carcere prima del processo nei confronti di un 15enne trovato in possesso di 30 grammi di hashish. Il ragazzo aveva cercato di fuggire quando i Carabinieri lo avevano sorpreso con i proventi dello spaccio (45 euro). Una parte della droga era stata rinvenuta vicino ad un muro dove il ragazzo stazionava altri tre maggiorenni. Il minore peraltro si era sottratto a qualsiasi tentativo dei servizi sociali di avvicinarlo e neppure i genitori sapevano piu' nulla di lui avendolo abbandonato proprio per il suo comportamento. Il gip aveva disposto la carcerazione preventiva e la decisione era stata confermata anche dal tribunale delle libertà. La difesa del minorenne si era dunque rivolta alla Suprema Corte spiegando che si trattava di un ragazzo incensurato e che in mancanza di precedenti specifici non poteva giustificarsi il carcere essendo più adatta al caso la misura dell'affido ad una comunita'. I giudici di Piazza Cavour hanno respinto il ricorso condividento la decisione del Tribunale nella parte in cui "ha rilevato che lo stile di vita dell'indagato, il quale trae i suoi mezzi di sostentamento da attivita' illecite e il suo rifiuto di una esistenza regolare, nonche' di un aiuto da parte dei servizi sociali, fanno ravvisare attuale e concreto il pericolo che [...], se rimesso in liberta', torni a perpetrare delitti della stessa specie".

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