Il tribunale di Roma nega il rinvio dell'udienza ad una madre avvocato in ospedale per assistere il figlio malato. Solidarietà CNF, AIGA invita a intervenire sulle norme

Negato il legittimo impedimento

[Torna su]

Il tribunale di Roma ha negato il rinvio di un'udienza ad una madre avvocato che doveva assistere il figlio malato in ospedale. La vicenda ha scatenato le ire dell'avvocatura che chiede un intervento sulle norme sul legittimo impedimento in modo da ampliarne la portata ed evitare il ripetersi di situazioni simili per il futuro.

AIGA: intervenire su norme legittimo impedimento

[Torna su]

Così l'AIGA in un comunicato stampa dove esprime innanzitutto "solidarietà all'avvocato del Foro di Roma a cui hanno negato il rinvio di un'udienza per assistere il figlio di 2 anni in ospedale dopo la sua richiesta di rinvio dell'udienza per legittimo impedimento".

Diniego "che è arrivato addirittura da un collegio di tre donne. Una vicenda che deve fare riflettere - e che è - ancora più grave - scrivono nella nota i Giovani Avvocati - se si fa il confronto con quanto accaduto nella stessa settimana in cui un giudice ha abbandonato l'udienza perché la moglie stava partorendo il suo secondogenito".

Da qui, concludono, "la necessità di intervenire sulle norme che regolano il legittimo impedimento, ampliandone la portata".

CNF: "Rigetto legittimo impedimento in contrasto con diritto alla difesa"

[Torna su]

Sulla stessa lunghezza d'onda il Consiglio nazionale Forense che esprime la propria solidarietà all'avvocata "in seguito alla decisione della giudice del Tribunale di Roma di non accogliere la sua richiesta di rinvio dell'udienza per legittimo impedimento". E coglie l'occasione, in una nota firmata dal neo presidente Francesco Greco per affermare come "il provvedimento di rigetto dell'istanza di rinvio per legittimo impedimento della trattazione dell'udienza sia stato ingiusto ed in contrasto con i principi fondamentali del diritto alla difesa".

"L'avvocato - rincara il CNF - aveva giustificato la sua richiesta di rinvio con motivi validi e giustificati, eppure la giudice ha deciso di non tenerne conto, impedendole così di esercitare il suo dovere di rappresentare il cliente in modo adeguato".

In conclusione, "il Consiglio Nazionale Forense ribadisce l'importanza del rispetto dei diritti degli avvocati e dei loro clienti e chiederà intervento agli organi della magistratura competenti in materia disciplinare per garantire che situazioni come questa non si ripetano in futuro".


Foto: 123rf.com
Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: