Tassa di guerra o patrimoniale: dall'esecutivo, il presidente del consiglio Draghi per il momento ha escluso l'ipotesi del prelievo forzoso ma novità arrivano dall'UE

Patrimoniale per fronteggiare l'emergenza economica

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Ripartirà dopo la sosta pasquale la concertazione sulla tutela dei redditi a cui sono chiamati Governo e sindacati, a cui parteciperanno anche le associazioni datoriali. Sul piatto di discussione c'è un nuovo patto sociale per ripensare alle retribuzioni, che a causa dell'inflazione non sono più adeguate ai costi della vita. E la soluzione potrebbe essere una tassa di guerra, una sorta di patrimoniale, per fronteggiare l'emergenza economica, causata dal caro energia oltre che dall'aumento dell'inflazione.

Cos'è la tassa di guerra

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Il nostro Paese sta portando aiuti umanitari e armi per la guerra in Ucraina. Azioni che hanno un costo che si somma alle conseguenze della crisi economica e della pandemia.

Tra le soluzioni ipotizzate una patrimoniale, un prelievo forzoso del 1% dai conti correnti più esosi, per chi ha un Isee sopra 1,2 milioni di euro, per garantire un'entrata di almeno 7 miliardi di euro.

Come ha spiegato Maurizio Landini della Cgil, dopo l'incontro col presidente del consiglio Draghi: «Un intervento sui redditi e i patrimoni più alti con dei prelievi di solidarietà dell'1% per tutelare chi sta peggio, chi ha difficoltà ad arrivare a fine mese». Ed il ricordo va al "prelievo forzoso" dai conti correnti, attuato dal Governo Amato nel 1992. Ma la tassa di guerra sarebbe solo uno dei punti in discussione: c'è la necessità di un patto sociale per far fronte anche all'aumento del caro vita a causa di livelli di inflazioni record.

Tassa di guerra: il no di Draghi

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Ha detto la sua sul tema anche il presidente del Consiglio Mario Draghi che ha rassicurato i sindacati della mancata convocazione per la definizione del Def, sancendo il fatto che è un documento importante, ma non determinante, una bozza di un programma con una lista di interventi da effettuare, insomma niente di definitivo o che non possa essere ridiscusso in un secondo momento. Ma soprattutto ha escluso l'ipotesi del prelievo forzoso. L'idea invece preparare un provvedimento parametrato su base Iva potrebbe essere passibile di ricorsi davanti alla Corte Costituzionale.

Patrimoniale europea

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Intanto, proprio in queste ore una possibile patrimoniale spunta dall'Ue. La commissione bilancio del Parlamento europeo, infatti, ha in bozza uno schema che prevede di aumentare le tasse a tutti i cittadini dell'Unione. Si tratta di una sorta di tassa patrimoniale di solidarietà, per finanziare il Nex Generation Eu.


Foto: 123rf.com
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