Parte dall'UE il finanziamento del progetto dell'Agenzia delle Entrate: più di tre miliardi di dati per intercettare la rete delle frodi e favorire l'adempimento spontaneo

Fisco, la lotta all'evasione con l'intelligenza artificiale

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La trasformazione digitale investe anche l'Agenzia delle entrate dopo l'ok da parte dell'UE al finanziamento del progetto "A data driven approach to tax evasion risk analysis in Italy" per il potenziamento delle attività di contrasto ai fenomeni di evasione ed elusione fiscale

(Audizione AE 4 marzo 2021). Come chiarisce la nota dell'Agenzia, da una parte l'ingresso di nuove metodologie e strumenti, dall'altra massima attenzione alla privacy e alla protezione dei dati, per prevenire e contrastare «le frodi Iva, anche intracomunitarie, utilizzi indebiti di crediti d'imposta e altre agevolazioni, realizzate anche mediante strutture societarie e schemi transazionali complessi». Con la network science, l'intelligenza artificiale e la data visualization l'Agenzia vuole valorizzare al meglio il vasto patrimonio di dati. E i numeri sono chiari: in un anno, 42 milioni di dichiarazioni, 750 milioni di informazioni comunicate da soggetti terzi, 400 milioni di rapporti finanziari attivi, 197 milioni di versamenti F24, circa 2 miliardi di fatture elettroniche e oltre 150 milioni di immobili censiti.

Entrate ed evasione: gli obiettivi del progetto

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Per il contrasto dell'evasione fiscale quanto già realizzato in questi anni nell'ambito dell'analisi avanzata dei dati, in termini di metodologie, di processi e di tecnologie deve essere inserito in un processo più ampio basato sul rispetto del principio del contraddittorio e della collaborazione e buona fede tra amministrazione fiscale e contribuente, come fissati nello Statuto dei diritti del contribuente. In particolare, gli ambiti di intervento saranno:

- Network science. La rappresentazione dei dati sotto forma di reti permette di far emergere con maggiore facilità relazioni indirette e non evidenti tra soggetti (ad esempio relazioni tra società) che possono essere correlate a schemi di evasione e di elusione fiscale difficilmente individuabili con le tradizionali tecniche di analisi.

- Analisi visuale delle informazioni. L'adozione di interfacce innovative "uomo-macchina" (ad esempio modalità visuali fluide e intuitive di "navigazione" dei dati), consente di potenziare le capacità degli analisti, accelerando e rendendo più intuitivo e naturale il loro processo di acquisizione e trattamento delle informazioni rilevanti.

- Intelligenza artificiale. L'ausilio di tecniche di apprendimento automatico (machine learning) accelera i processi decisionali, sempre sotto controllo da parte degli analisti, e ne aumenta l'accuratezza e l'efficacia. L'adozione dell'Intelligenza artificiale nel dominio economico e fiscale è indicato nell'atto di indirizzo del Mef.

Entrate e patrimonio informativo

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Da ricordare che l'Agenzia possiede un vasto patrimonio informativo che potrà essere valorizzato attraverso il progetto supportato dalla UE "A data driven approach to tax evasion risk analysis in Italy", sempre con la massima attenzione alla protezione dei dati e al rispetto del doveroso contraddittorio con il contribuente e al principio di collaborazione e buona fede. In particolare, si tratta in ogni anno di 42 milioni di dichiarazioni, 750 milioni di informazioni comunicate da soggetti terzi ed enti esterni (contributi, bilanci, utenze, assicurazioni, ecc.), 400 milioni di rapporti finanziari attivi, 197 milioni di versamenti F24 e circa 2 miliardi di fatture elettroniche.

Foto: 123rf.com
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