Cos'è, come funziona e quando è obbligatorio adottare il certificato di idoneità statica, documento che attesta la sicurezza della struttura di un fabbricato

di Lucia Izzo - In tempi recenti si è tornato a parlare di "Certificato di idoneità statica" (CIS), in particolare per i residenti del Comune di Milano nel quale, dal 2014, è stato reso obbligatorio per gli edifici con oltre 50 anni di vita.


Cos'è il certificato di idoneità statica

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Il CIS rappresenta quel particolare documento tramite il quale si attesta la sicurezza delle strutture di un fabbricato. Vediamo nel dettaglio come funziona, da chi e in che modo viene compilato e per quanto tempo ha validità, partendo in primis dall'obbligo vigente a Milano.

Milano: slitta al 2020 l'obbligo di CIS

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L'art. 11 del Regolamento edilizio del capoluogo meneghino prevede che un tecnico abilitato debba verificare e certificare l'idoneità statica di tutti i fabbricati, ovvero di ogni loro parte, entro 50 anni dalla data di collaudo delle strutture, o in assenza di questo, dalla loro ultimazione.


I controlli coinvolgono sia le parti strutturali dell'edificio che quelle secondarie e accessorie (parapetti, facciate, tamponamenti, ecc.), con particolare attenzione al rischio di cedimenti o crolli che possono mettere a rischio la pubblica incolumità.


Il CIS dovrà poi essere allegato al fascicolo del fabbricato e, in caso di compravendita, i notai dovranno allegare il Certificato di Idoneità Statica (CIS) all'atto di vendita.


Il Regolamento ha previsto che entro il 2019 tutti i fabbricati esistenti ultimati da più di 50 anni debbano essere sottoposti a tale verifica e certificazione. Tuttavia, tale scadenza è stata posticipata di un anno, slittando al 26 novembre 2020, poiché molti immobili sono tuttora privi di qualsivoglia certificato.

Come funziona il CIS

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Il certificato di idoneità statica viene stilato ai sensi dei decreti ministeriali del 15/05/1985 (Accertamenti e norme tecniche per la certificazione di idoneità statica delle costruzioni abusive - art. 35, comma 4, Legge 28 febbraio 1985 n. 47) e del 20/09/1985 (Modificazione al decreto ministeriale 15 maggio 1985 recante disposizioni per gli accertamenti da eseguirsi ai fini della certificazione dell'idoneità statica delle costruzioni abusive - legge 28 febbraio 1985, n. 47, art. 35, quarto comma).

Il CIS è un documento attestante le condizioni di sicurezza delle strutture portanti di un fabbricato in relazione alle norme previste al momento della sua costruzione ed è propedeutico al rilascio del certificato di agibilità qualora per un immobile non esista o non sia reperibile il certificato di collaudo statico).

Cosa contiene il CIS

In attuazione del Regolamento Edilizio, l'Ordine degli Ingegneri di Milano ha elaborato delle Linee Guida approvate dal Comune con Determinazione Dirigenziale del 25 novembre 2016, destinate all'esecuzione della verifica dei fabbricati finalizzata all'emissione del CIS.

In particolare, la verifica di idoneità statica è basata su due livelli di indagine, corrispondenti a due diversi livelli di approfondimento.

Il primo livello, da effettuare per tutti i fabbricati, si basa su un'analisi qualitativa del fabbricato che, qualora risulti esaustiva e non evidenzi aspetti critici per la sicurezza, dà luogo all'emissione del Certificato di Idoneità Statica (CIS).

Nel dettaglio, questo tipo di analisi viene effettuata studiando approfonditamente il fabbricato (la sua storia e la sua geometria, l'epoca di costruzione, gli interventi che lo hanno interessato nel corso degli anni, ecc.) nonché attraverso ispezioni visive e valutazioni per conoscere, ad esempio, le strutture portanti del fabbricato, i materiali delle strutture, le condizioni del terreno, la presenza di elementi che indichino un eventuale dissenso (fessurazioni, lesioni, ecc.) e che pregiudichino lo stato del bene.

Il secondo livello si effettua proprio qualora il primo non sia risultato esauriente o siano state individuate situazioni di possibile pericolo; in questa situazione, si esegue una verifica di sicurezza più approfondita sulla base di indagini sperimentali e/o analitiche che consentano, ove necessario, di definire opportune opere di rinforzo o consolidamento.

CIS: chi effettua le verifiche

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Ai fini dell'attuazione delle verifiche di idoneità statica la Proprietà o l'Amministratore provvederà alla nomina di un Tecnico Abilitato.

Si tratta di un soggetto a cui sia giuridicamente consentito svolgere collaudi statici, di solito un ingegnere civile o edile specializzato in strutture, che dovrà essere scritto al proprio ordine professionale (seppur non sia richiesta alcuna anzianità di iscrizione all'albo).

Il Tecnico incaricato provvederà quindi all'esame del fabbricato dal punto di vista dei seguenti aspetti:

1. presenza di segnali di sofferenza;

2. presenza di interventi di modifica dell'organismo strutturale;

3. presenza di elementi accessori a rischio;

4. presenza di pericolo esterno.

Validità del CIS

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Qualora le verifiche di primo livello abbiano dato esito positivo, il CIS viene rilasciato con una validità temporale massima di 15 anni dalla data di emissione. Se, invece, l'ispezione visiva degli elementi non strutturali e delle strutture accessorie ha evidenziato la presenza di situazioni di rischio per questi stessi elementi, il CIS viene emesso "con prescrizioni", nel senso che ha validità per un periodo di due anni, entro il quale le situazioni di pericolo evidenziate devono essere sanate.

La Proprietà/Amministratore richiederà quindi al Tecnico incaricato o ad altro professionista di progettare e far attuare gli interventi volti a ripristinare le condizioni di sicurezza del fabbricato. Eseguite tali opere, sarà possibile estendere la validità del CIS per un ulteriore periodo di 13 anni. Nel caso di mancata esecuzione delle prescrizioni, si avrà la decadenza del CIS e dell'abitabilità dell'edificio o di sue parti.


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