Le dichiarazioni del ministro Bonafede intervenuto nel corso della prima seduta giurisdizionale del Consiglio nazionale forense

di Gabriella Lax - L'inserimento dell'avvocato in Costituzione è «fondamentale per sancire l'importanza del ruolo degli avvocati come «pilastro per il diritto alla difesa e della tutela dei diritti dei cittadini». Così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, intervenuto nel corso della prima seduta giurisdizionale del Consiglio nazionale forense, presieduta da Andrea Mascherin.

Avvocato nella costituzione, per Bonafede: «è una scelta fondamentale»

Il ministro ha esternato l'emozione grande rappresentata dal fatto «che l'avvocato possa entrare in Costituzione, com'è giusto che sia. Il ministro della Giustizia è l'unico citato dalla Carta, è citata anche la magistratura

e per chiudere il cerchio è giusto che sia citato anche l'avvocato», come riporta il sito del Cnf. Quello dell'avvocato nella Costituzione è stato uno dei cavalli di battaglia di Mascherin nella precedente gestione e un punto di forza per la sua riconferma come presidente, insieme al riconoscimento dei principi di libertà e indipendenza dell'avvocatura. «Considero il mio rapporto con il Cnf fondamentale - chiosa Bonafede - sono contento di poter proseguire questo dialogo tramite il presidente Mascherin, che in questi mesi è stato per me un punto di riferimento costante, un interlocutore prezioso anche nello scoprire le divergenze rispetto ad alcune proposte, ma sempre con assoluta lealtà». Molto importante, a tal proposito il tavolo portato avanti sia per la riforma del processo civile sia per il processo penale. Il presidente Mascherin ha ribadito «Come avvocatura siamo impegnati a condividere con il ministro Bonafede un percorso di costante confronto sui temi della giustizia con esiti importanti, in particolare il sostegno avuto per il nostro progetto di inserimento del ruolo dell'avvocato in Costituzione
, il cui disegno di legge è ora assegnato alla commissione Affari Costituzionali del Senato. Siamo soddisfatti del recepimento di molte delle osservazioni svolte dalle componenti dell'avvocatura sulle modifiche al processo civile e penale, così come sul fatto che stia per approdare al Consiglio dei ministri la riforma del patrocinio a spese dello Stato, che verrà esteso alla negoziazione assistita
, come annunciato dallo stesso ministro, così come per noi è fondamentale portare avanti con il governo una rivisitazione della norma sull'equo compenso al fine da garantirne il rispetto da parte di tutti, compresa la PA». Mascherin ha, infine, sottolineato i punti non condivisi col governo, la prescrizione, alcuni passaggi del decreto "spazza corrotti", «non le condividiamo, ma -afferma - speriamo di continuare a discuterne con lealtà, affinché, sperimentati questi istituti, si possa poi anche rivederli».

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