Le Commissioni alla Camera confermano l'impianto dell'art. 2 del d.d.l. concretezza che mira a introdurre sistemi di verifica biometrica dell'identità e di videosorveglianza degli accessi

di Lucia Izzo - Il tradizionale cartellino dei dipendenti pubblici sarà probabilmente sostituito presto con controlli biometrici, ad esempio controllo delle impronte digitali o dell'iride. Ha infatti incassato l'ok delle commissioni Affari costituzionali e Lavoro alla Camera l'articolo 2 del d.d.l. Concretezza, che prevede, come misure di contrasto per l'assenteismo dei dipendenti pubblici, di sostituire il cartellino con "sistemi di verifica biometrica dell'identità e di videosorveglianza degli accessi".

Prosegue, dunque, l'esame in Commissione del ddl concretezza (sotto allegato), già approvato del Senato il 6 dicembre 2018, recante "Interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo" ed è stato promosso dal ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno.

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Dopo il via libera all'art. 2 del provvedimento, che ha seguito quello dell'art. 1, il Ministro ha commentato, via Twitter: "Oggi primo passo verso introduzione controllo biometrico: con le impronte digitali stop alle truffe degli assenteisti".

Ddl Concretezza: ok a verifica biometrica per dipendenti pubblici

L'art. 2 del provvedimento esce sostanzialmente inalterato dall'esame nelle Commissioni e, salvo ripensamenti, dovrebbe giungere innanzi all'Aula della Camera completo dei suoi elementi più rilevanti già approvati a Palazzo Madama. Si fa dunque sempre più consistente l'ipotesi che, ai fini della verifica dell'osservanza dell'orario di lavoro, le amministrazioni pubbliche possano introdurre sistemi di verifica biometrica dell'identità per vigilare sugli accessi.


Prevista, inoltre, anche la possibilità di utilizzare contestualmente ai predetti strumenti, e non alternativamente, anche sistemi di videosorveglianza degli accessi per contrastare i "fannulloni" nella pubblica amministrazione. È stato, invece, accantonato l'emendamento che proponeva di vietare ai dipendenti pubblici l'uso dei social network durante l'orario di lavoro.

La sostituzione dei tradizionali "badge" con sistemi tecnologici innovativi quali, ad esempio, il controllo delle impronte digitali e dell'iride, viene difesa dal ministro Bongiorno: "La rilevazione biometrica delle presenze, non è una misura punitiva, ma un modo per tutelare i dipendenti che lavorano, quelli che non sono fannulloni".

Le altre misure del d.d.l. concretezza

Tra le altre misure previste dal provvedimento emerge la realizzazione di un Piano triennale delle azioni concrete per l'efficienza delle pubbliche amministrazioni e l'istituzione del c.d. Nucleo della Concretezza, ovvero il Nucleo delle azioni concrete di miglioramento dell'efficienza amministrativa.

Le Commissioni dovranno valutare anche le misure per accelerare le assunzioni mirate e il ricambio generazionale nella pubblica amministrazione previste dal d.d.l. concretezza, il quale consentirebbe alle pubbliche amministrazioni di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente a una spesa pari al 100% di quella relativa al personale di ruolo cessato nell'anno precedente.

Si tratta di novità destinate a velocizzare i concorsi, soprattutto nell'ottica delle assunzioni che si renderanno necessarie con l'entrata in vigore di Quota 100.

Ancora, il d.d.l. si occupa di dettare disposizioni in materia di buoni pasto, con previsione di sostituire quelli erogati in base delle Convenzioni BP7 e BPE1 relativamente ai lotti che sono stati oggetto di risoluzione da parte di Consip.

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