Sono 155 gli studi di settore che consentiranno l'accesso alla nuova versione del regime premiale: chi è in linea con i parametri sarà escluso dagli accertamenti

di Gabriella Lax - Sono 155 gli studi di settore che usufruiranno del regime premiale per il periodo d'imposta relativo al 2017. Il fisco individua gli studi ammessi alla disciplina di favore introdotta dal decreto legge 201/2011 riguardo i benefici per chi è in linea coi parametri degli studi stessi, sia circa ricavi o compensi, sia in relazione a specifici indicatori di coerenza e normalità. L'agenzia ricorda che, il 2017 è l'ultimo anno di applicazione di questo regime premiale, poichè dall'annualità di imposta in corso al 31 dicembre 2018, è prevista l'applicazione dei cosiddetti indici sintetici di affidabilità (Isa).

Fisco, gli studi di settore ammessi

L'Agenzia delle Entrate, col provvedimento n. 110050/2018 chiarisce che, per il 2017, sono 155 gli studi di settore che beneficeranno del regime premiale. Gli studi che beneficeranno sono quelli per i quali risultano approvati indicatori di coerenza economica riferibili ad almeno 4 diverse tipologie ossia: efficienza e produttività del fattore lavoro; efficienza e produttività del fattore capitale; efficienza di gestione delle scorte; redditività; infine, struttura. Oppure, gli studi che consentiranno l'accesso a tale regime, dovranno contenere indicatori riferibili ad almeno tre delle tipologie indicate sopra e, contemporaneamente, prevedere l'indicatore "Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti".

Potranno usufruire del regime premiale i contribuenti che dichiarano ricavi o compensi pari o superiori a quelli risultanti dall'applicazione degli studi di settore; i contribuenti che hanno regolarmente assolto agli obblighi di comunicazione dei dati e che risultano coerenti e normali con gli specifici indicatori previsti dai decreti di approvazione degli studi applicabili.

Fisco, le premialità per gli studi ammessi

I contribuenti ammessi al premiale beneficeranno dell'esclusione dagli accertamenti analitico-presuntivi, della riduzione di un anno dei termini di decadenza per l'attività di accertamento e della possibilità di determinazione sintetica del reddito complessivo, solo nel caso in cui lo stesso ecceda di almeno un terzo quello dichiarato (rispetto a un quinto, come previsto in regime ordinario).


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